Orgoglio veronese: Anna e Carolina insignite da mattarella Anna, 32 anni, fondatrice della cooperativa sociale Quid Onlus, è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica “per il contributo con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto”. Carolina, 89 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito “per il supporto ai giovani con disabilità”

Generazioni diverse. Medesimo impegno sociale. Anna Fi­scale, 32 anni, e Carolina Benetti, 89, sono state insignite dal presidente della Re­pubblica Sergio Mattarella. Anna, 32 anni, di Verona, Ca­valiere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, “per il suo contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico”. Dopo diverse esperienze nella cooperazione in­ternazionale, tornata a Ve­ro­na poco più che ventenne, ha sviluppato un progetto che, grazie a un piccolo contributo di alcune fondazioni del territorio l’ha porata alla creazione, nel 2013, della cooperativa sociale Quid Onlus, che presiede. La cooperativa ha un doppio obiettivo: riciclare stoffe in eccesso, provenienti da rimanenze di grandi marchi e dare lavoro a donne svan­taggiate e in generale per­sone con fragilità. Grazie ai brand partner che forniscono le ec­cedenze, dai laboratori escono collezioni di alta qualità e a prezzi contenuti. Impiega circa 100 lavoratori di molte na­zionalità (per l’80% donne provenienti da categorie socialmente svantaggiate). La cooperativa è presente, con laboratori sartoriali, an­che nel carcere di Montorio con un programma per i detenuti. Nel 2014 Quid ha vinto il premio europeo “Innovazione sociale” e nel 2018 il “Best Wwworkers 2018” quale impresa italiana che meglio ha saputo declinare il made in Italy alle nuove tecnologie. La storia di Carolina, di San Giovanni Lu­patoto – nominata Commendatore all’Ordine – è toccante. Nell’83 ha perso il primogenito in un incidente stradale. Il secondogenito ha problemi di salute. Dopo l’incidente, Carolina, assieme al marito Carlo, ha fondato, in­sieme ad altre famiglie con figli ‘speciali’ un’associazione in cui anche Carolina è stata molto attiva. Venti anni dopo si sono impegnati in un nuovo percorso associativo come fondatori di ‘Amici del Tesoro’ Onlus dedicandosi, anche in ragione dell’avanzare dell’età, al tema del ‘dopo di noi’. Hanno creato il sogno di poter realizzare una casa famiglia per accogliere il loro Stefano ed altri ragazzi. Nonostante la morte del marito, nel 2014, Carolina ha portato avanti questa missione, e due anni dopo, impegnando i risparmi di una vita, ha donato all’ as­sociazione una villetta a San Giovanni Lupatoto, la Casa di Carlo, per Stefano e altri giovani con disabilità. La Casa di Carlo vuole essere un luogo dove promuovere una cultura dell’integrazione e rappresentare un’occasione di in­contro e conoscenza della di­versità, un laboratorio in cui sviluppare potenzialità inespresse e progetti, un punto di socializzazione tra le persone disabili e la comunità”. Un esempio di vita.