Organizzazione ben definita

In molte piccole o medie imprese si fatica a comprendere l’importanza di avere un’organizzazione ben definita. Il pensiero è: con un numero così esiguo di dipendenti, perché dovrei dare priorità alla struttura?
Soprattutto nelle aziende di queste dimensioni, gli imprenditori concentrano le loro energie nell’operatività quotidiana, mettendo da parte la definizione e la messa in pratica di una strategia a lungo termine. La situazione è ancora più complessa quando si tratta di imprese a conduzione familiare, dove è forte la tendenza a intraprendere cambiamenti solo in situazioni di estrema necessità.
La credenza comune per cui la riorganizzazione aziendale ha senso solo in ambienti ampi è totalmente fuorviante. Il 95% delle aziende italiane ha meno di 250 dipendenti. È dunque chiaro come nel nostro Paese siano proprio le imprese di piccole dimensioni a essere più esposte alla concorrenza.
Pensare che il successo sia dovuto solo ed esclusivamente alla qualità del prodotto è riduttivo e, soprattutto, rischioso! In un mondo in continua evoluzione, senza un teorema organizzativo fluido, qualsiasi impresa sarà destinata a fallire.
Generalmente, l’assetto di un’azienda è improntato sulla sua storia, sulle tappe raggiunte, sugli ostacoli superati. Il più delle volte, però, il percorso che è stato vincente per tanto tempo, può non essere una strada altrettanto efficace nel contesto attuale.
Il risultato? Organigrammi non in linea con i ruoli, le dinamiche e i processi realmente in atto. Nelle PMI c’è inoltre una forte propensione alla centralità della figura dell’imprenditore, che non solo si ritrova a prendere tutte le decisioni, ma anche a dover avere a che fare con una struttura aziendale completamente appiattita.
In questi casi consiglio sempre di fare riferimento al concetto di antifragilità di cui ho già parlato in un articolo dello scorso anno. È antifragile l’azienda che si mette sempre in discussione, che risponde al cambiamento prendendolo come occasione di miglioramento e di crescita. Al contrario dell’impresa resiliente, che si adatta e rimane sempre sé stessa senza spezzarsi, l’impresa anti-fragile fa della tempesta un’occasione per mettersi in discussione, sviluppare la creatività ed evolvere.
La riorganizzazione aziendale è quel processo che dà uno schema preciso alla tua impresa. Ne rivede la visione e la direzione di riferimento. Ne definisce le attività e le responsabilità di ciascun dipendente. Che si concentra sui processi, analizzando il modo di agire dei tuoi dipendenti e rivede (o istituisce) un sistema delle ricompense, il meccanismo di allineamento per cui gli interessi dei membri dell’organizzazione riflettono quelli dell’organizzazione stessa.
Un’efficace riorganizzazione aziendale va cominciata tenendo a mente che ogni ditta è un sistema sociale, il cui trionfo dipende dall’equilibrio tra le persone, i processi, gli strumenti e le competenze che la compongono.
Come si trova questo equilibrio? Con una figura non influenzata dalle dinamiche interne, in grado di analizzare la situazione con oggettività e suggerire la struttura più idonea a raggiungere i traguardi che ti sei prefissato. Cassiopea funge proprio da occhio esterno, indicandoti la struttura migliore per il tuo settore e i tuoi obiettivi.
Tiziana Recchia

Abbiamo già aiutato diverse aziende ad avvicinarsi al concetto di antifragile e ad acquisire una configurazione agile ed efficace. Puoi leggere le loro testimonianze, sul nostro blog. Per sapere come possiamo essere utili alla tua organizzazione, scrivimi a tiziana@cassiopeaweb.com o contattami al 347 1513537.