È stata presentata allaLoggia di Fra’ Giocondo al Palazzo Scaligero, l’edizione 2021 del Festival degli Organi Storici.
Sono intervenuti: il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, il Presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, il Presidente dell’associazione Musicale di Vigasio, Maestro Roberto Bonetto e il Direttore Generale di Fondazione Cariverona, Giacomo Marino. Erano presenti, inoltre, diversi Sindaci dei Comuni coinvolti nella rassegna.
Oltre ai tradizionali appuntamenti, quest’anno il festival vedrà protagonisti la Valpolicella e Soave.
La rassegna, infatti, grazie alla speciale partnership con Fondazione Masi, allargherà nel 2021 i confini tracciati nelle precedenti edizioni. Sei saranno dunque i nuovi appuntamenti, in aggiunta a quelli consueti, che prenderanno il nome di “Valpolicella – in vineis et organis” e che porteranno gli spettatori a conoscere la tradizione e la vitalità di questi luoghi, grazie al “racconto sonoro” di strumenti quali l’organo del Sona – recentemente restaurato – della parrocchiale di Sant’Ambrogio, quello sempre del Sona in attesa di restauro a Negrar, i piccoli e pregevoli strumenti di Marano e San Giorgio.
Un ulteriore appuntamento si terrà nella chiesa parrocchiale di Soave, dove verrà suonato l’organo Trice, realizzato dal britannico William George Trice che introdusse l’organo moderno in Italia.
Manuel Scalzotto, Presidente della Provincia di Verona: “La ritengo un’iniziativa capace di recuperare, valorizzare e riproporre un patrimonio del passato per costruire, nel presente, un percorso culturale di pregio in molti comuni veronesi. Il Festival ha inoltre il merito di divulgare informazioni e qualità di questi importanti e storici strumenti, spesso noti quasi esclusivamente a studiosi e appassionati, anche a tanti cittadini amanti della buona musica.”
Alessandro Mazzucco, Presidente della Fondazione Cariverona: “È evidente l’interesse delle giovani generazioni per la musica in tutte le sue manifestazioni. La nostra esperienza nei concorsi che abbiamo organizzato o sostenuto nelle diverse province di operatività della Fondazione ha infatti rilevato grande partecipazione dei giovani, rappresentando un’occasione per valorizzarne il talento oltre che essere un’opportunità di lavoro. Questo ci stimola ad ampliare il cartellone di questa nostra storica iniziativa, valorizzando così anche il complesso e oneroso impegno per il restauro degli organi storici realizzato precedentemente”.