La sorte del Chievo è appesa a un filo. Oggi il club presenterà ricorso per la decisione di giovedì della COVISOC di respingere la sua domanda di iscrizione obiettando sulla rateizzazione col fisco, ma difficilmente nel Consiglio Federale di giovedì si avrà un’apertura nei confronti della società che dovrebbe (purtroppo) dunque essere esclusa dal prossimi campionato, con il Cosenza che vedrebbe riaprirsi le porte della cadetteria. Il Chievo infatti in questo ricorso potrà “al massimo far valere le proprie ragioni, spiegando a fondo la sostenibilità del suo piano, ma senza poter sconfinare nel campo della vera sostanza. Senza poter produrre nuovi elementi”, come ci racconta un esperto di diritto sportivo.
Più libertà,in teoria, la garantirebbe il Collegio di garanzia del Coni, a cui il Chievo inevitabilmente s’appellerebbe se il Consiglio conserverà la linea della Covisoc. Fuori dal recinto della Figc, ora pieno di paletti e insidiosissime trappole, sarà possibile riformulare la propria tesi difensiva e strappare (ma questa è una speranza) un verdetto positivo. “Ma i precedenti dicono -osserva ancora il legale da noi interpellato – che molto raramente il Collegio di Garanzia del Coni ha rovesciato sentenze del Consiglio Federale”.
Di tempo non ce n’è molto, entro la fine di luglio la Serie B dovrà avere le sue venti squadre.
Sono giorni caldi sul fronte iscrizioni in Serie C anche per Novara, Carpi, Sambenedettese, Casertana e Paganese.
I club infatti hanno tempo fino alle 19 di questa sera per depositare i ricorsi presso la COVISOC che domani fornirà il proprio parere motivato al Consiglio Federale che giovedì si esprimerà in merito.