Ore 13.45: l’Italia sfila a Verona. Al via il 493° Bacanal del gnoco Si parte da Corso Porta Nuova e si finisce in piazza Bacanal. Occhio ai divieti

Domani è Venardì Gnocolar, tutta l’Italia è pronta a sfilare a Verona. Maschere dalla Sicilia alla Val d’Aosta, da Venezia a Savona, insieme a quelle veronesi, i carri allegorici, le bande e le majorettes. Tutti al seguito del Papà del Gnoco che, come da tradizione in groppa al “musso”, guiderà l’evento clou della 493^ edizione del carnevale veronese. La partenza sarà alle 13.45 da Corso Porta Nuova. Un grande fiume colorato e festante, formato da 103 gruppi partecipanti con 2500 figuranti tra cui 63 maschere della provincia di Verona, 46 italiane, 18 carri e 6 bande con majorettes, attraverserà vie e piazze della città fino ad arrivare in piazza Bacanal. Ad accompagnare il corteo i presentatori veronesi Francesca Cheyenne, speaker di Rtl 102.5, e Mauro Micheloni. Le maschere scaligere già dalla prima mattinata saranno in città per i saluti in Prefettura, in Provincia e poi in Comune, dove il sindaco, per qualche ora, cederà al Papà del Gnoco la ‘poltrona’ di primo cittadino. Ad illustrare tutti i dettagli del Venerdì Gnocolar 2023, in sala Arazzi, l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, insieme al presidente del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi. Presenti anche i presentatori della sfilata e il Papà del Gnoco. Per evitare danni e pericoli, soprattutto per i più piccoli, è vietato utilizzare, lanciare e disperdere prodotti schiumogeni di ogni tipo e sorta (bombolette, schiuma da barba, ecc.). È inoltre vietato l’impiego di tutti i prodotti e le sostanze (es: uova, farina, …) che possano imbrattare, molestare, arrecare danno alle persone, insudiciare e deturpare il suolo ed i beni esposti al pubblico con eccezione dei soli coriandoli e stelle filanti, anche spray.

Compagnia dell’onda

Tutto è nato oltre 25 anni fa a Oppeano con don Remo Castegini, parroco del paese, che insieme con Egidio Patuzzo e Silvino Pellizzaro fondò la Compagnia dell’Onda con la spinta di giovani entusiasti che decisero di trasformare la passione e il divertimento in qualcosa di più per contribuire all’impegno sociale nella comunità. Gli ostacoli superati non sono stati pochi per poter portare avanti l’impegno del carnevale: la ricerca continua di un capannone dove poter concretizzare le idee e i due anni di pandemia che sono costati grandi rinunce. E come Willy Wonka con la sua fabbrica di cioccolato, per il Carnevale di quest’anno i cancelli si riaprono e i carri tornano per strada.