Pronti per ripartire. Per rilanciare il ruolo di Verona. E riprendere gli obiettivi della Carta dei Valori, sottoscritta dai protagonisti della vita cittadina, lo scorso novembre, al termine della nona edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa.
Dopo la cancellazione del convegno di febbraio – Scenari e nuove centralità per Verona -, dovuta all’emergenza Coronovirus, i soggetti firmatari della Carta si sono ritrovati questa mattina in video collegamento per mettere a punto un nuovo programma di «impegno condiviso per la nostra città», mai come ora necessario alla luce delle nuove sfide che il territorio scaligero si troverà ad affrontare per superare questo complesso momento e gettare le basi di un nuovo sviluppo sostenibile.
Il gruppo di lavoro era presente al completo nell’incontro di: Comune, sindaco Federico Sboarina; Camera di commercio, presidente Giuseppe Riello; Università, professor Lorenzo Trevisiol in rappresentanza del rettore Nocini; Fiera, presidente Maurizio Danese; Aeroporto e Confcommercio, presidente Paolo Arena; Atv, presidente Massimo Bettarello; Confcooperative, presidente Fausto Bertaiola; Coldiretti, presidente Daniele Salvagno; Confartigianato, vicepresidente vicario Giandomenico Franchini; Cisl, segretario provinciale Massimo Castellani; Apindustria, presidente Renato Della Bella; Agromeccanici, presidente Gianni Dalla Bernardina; Casartigiani, segretario regionale Andrea Prando; Cattolica Assicurazioni, presidente Paolo Bedoni; Banca di Verona, presidente Flavio Piva; Fondazione Cattolica, segretario generale Adriano Tomba. Ospite dell’incontro il professor Tiziano Barone dell’Agenzia Veneto lavoro.
E’ stato confermata l’intenzione di svolgere a novembre la decima edizione del festival della Dottrina sociale, avviando il percorso già da questo mese di maggio. A fine mese si terrà, infatti, un incontro pubblico (nelle forme ammesse dalla situazione emergenziale) per dibattere e proporre soluzioni concrete su quattro macroaree di attività: le infrastrutture, la rigenerazione urbana, le multiutility ed il turismo culturale. Verona, come l’Italia, è stata colpita pesantemente dalle conseguenze del Covid 19 e solo «insieme» si potrà uscire da una situazione che sta mettendo in forte tensione l’intero tessuto socio-economico. Il “bene comune” è l’obiettivo sottoscritto lo scorso novembre e anche l’incontro di oggi ha confermato l’intenzione di perseguirlo insieme, ognuno per la propria competenza e il proprio ambito.
La Carta, secondo l’impostazione che aveva dato il compianto don Adriano Vincenzi, ideatore e fondatore del festival della Dottrina Sociale, deve essere uno strumento di confronto concreto tra le principali realtà veronesi, chiamate a dare il proprio contributo per perseguire un disegno comune di ripresa trovando la sintesi tra visioni ed interessi diversi.