“Si chiude qui ufficialmente la mia carriera da giocatore e non è sicuramente il finale che mi sarei aspettato…
Gli ultimi due anni sono stati pesanti mentalmente e moralmente, soprattuto perché non meritavo tutto questo”. Fabrizio Cacciatore affida a facebook i suoi ultimi pensieri da giocatore. “Ho percorso questo sogno con passione, amore, impegno, rispetto e sacrificio.
Sono in parte soddisfatto della mia carriera anche se sono del parere che si può sempre fare di più. Ma non vivo di rimpianti ed evidentemente doveva andare così. Ringrazio comunque il Signore di avermi donato tanti anni di professionismo e tanti nella massima serie e per questo mi sento fortunato”.
Cacciatore già dall’anno scorso è in forza al Caldiero, dove ha guidato la squadra nelle ultime giornate. “Quando mi sono ritrovato dalla serie A alla serie D, devo essere onesto, mi è crollato il mondo addosso, non me ne facevo una ragione, poi più passavano i giorni e più mi rendevo conto che tutto sommato stavo bene, ero entrato a far parte di una bellissima società, i compagni mi avevano accolto con grande entusiasmo e io stavo riacquisendo piano piano quella serenità persa da un po’.
Poi succede che da un piccolo infortunio mi si apre una porta,si proprio come dice il detto “si chiude una porta e si apre un portone. “
E così è stato. Devo ringraziare il Caldiero con il presidente Berti, il direttore Brutti, la squadra , tutto lo staff e le persone che fanno parte del Caldiero che mi hanno aperto il loro portone e mi hanno dato l’opportunità di entrare a casa loro prima come giocatore e poi con la fiducia guadagnata alla guida della squadra. Per me è un immensa gioia e un immenso piacere, sono carico e pieno di entusiasmo, ci sarà tanto da fare e imparare e so che non sarà facile, ma una cosa è certa: non vedo l’ora di ricominciare e di rimettermi in gioco dando tutto me stesso come ho sempre fatto, per ciò che amo e che è la mia vita.
Da oggi parte ufficialmente la mia nuova avventura, la mia vita cambierà con nuove sfide e nuovi obbiettivi e soprattuto nuovi sogni. Perché alla fine sognare non costa nulla…”