“Abbiamo chiesto di essere ascoltati dalla delegazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani che la prossima settimana sarà in Veneto per il caso Pfas. Il 3 dicembre incontreranno a Venezia alcuni esponenti della Giunta, vogliamo esserci anche noi come consiglieri di minoranza”.
È quanto dichiarano Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, rappresentanti del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, in merito alla missione di urgenza degli emissari Onu sollecitata e ottenuta da Mamme No Pfas e Pfas Land. “Abbiamo preso contatto direttamente con chi sta tenendo i rapporti con l’Onu, anche perché ad oggi il presidente del Consiglio Ciambetti non aveva informazioni sulla missione”.
Zanoni ha anche consegnato agli organizzatori dell’incontro un elenco di interrogazioni sulla vicenda Pfas su cui la Giunta non ha ancora risposto. “In particolare stiamo aspettando di conoscere lo stato degli interventi di caratterizzazione e di bonifica del sito Miteni. Avevamo presentato una dettagliata interrogazione il primo giugno, che da regolamento doveva essere ‘definita’ entro il 14 luglio. Ho scritto al presidente Ciambetti affinché venga inserita all’ordine del giorno del primo Consiglio regionale utile, dopo aver depositato un’interrogazione di ‘sollecito’ lo scorso 12 novembre”.
Ma la richiesta di chiarimenti non finisce qua: “Sempre oggi – sottolinea Zanoni – ho presentato un’ulteriore interrogazione per sapere che fine hanno fatto le ‘ulteriori attività a tutela della salute pubblica’, come il monitoraggio sugli alimenti e i piani di sorveglianza delle zone critiche annunciati nel 2019 dalla Giunta. Sono state attuate, anche in parte? E qual è l’esito? Se invece non è stato fatto niente, vorremmo sapere come mai…”. Insomma, un caso che è ancora lontanodall’essere risolto, con tutti i dubbi, le incongruenze, le contraddizioni di anni di indagini senza risultati.