“A settembre 2021, l’allora consigliere Benini promise ai residenti di San Massimo di riapire lo sportello anagrafe. Alle moltissime persone che gli hanno dato credito firmando la sua petizione, oggi il neo assessore ai Servizi demografici ha già voltato la faccia”, osservano Marco Padovani,. capogruppo FdI, Rosario Russo, consigliere lista Sboarina Stefano Bianchini, ex assessore ai Servizi Demografici.
“A quel tempo, Benini si impegnava a far riaprire le anagrafi nelle circoscrizioni, soprattutto a San Massimo dove diceva i molti anziani non potevano accedere ai servizi online, così disse ai cittadini che questa cosa si sarebbe fatta una volta che fossero andati in maggioranza. Invece, a distanza di nemmeno un mese ha già fatto marcia indietro.
Oggi che lui amministra deve smetterla di seminare parole al vento e fare invece le cose concrete, quindi improvvisamente va bene il progetto innovativo dell’Amministrazione Sboarina di fornire nelle edicole e nelle tabaccherie i servizi on-line ai cittadini. Infatti, ha cambiato repentinamente idea e addirittura cavalca l’attività già avviata per ampliarla a centinaia di punti vendita. Finalmente ha capito che il progetto è più funzionale per l’utente visto che gli orari dei negozi è ben più ampio di quello di uno sportello comunale, chiuso il pomeriggio e nel fine settimana. Ma è anche più sostenibile perchè le persone non devono spostarsi e trovano l’anagrafe sottocasa. Ma, si sa, Benini era un inventore di presunti allarmi, e nel farlo calpestava persino principi cari alla sinistra come quello del rispetto a chi lavora. Pensiamo ai dirigenti e dipendenti comunali che molto si sono impegnati nella realizzazione di questo, come di altri progetti innovativi. Ricordiamo infatti che con la nostra amministrazione, il Comune di Verona era la città Numero 1 in Italia per i servizi on-line ai cittadini, e quindi adesso Benini deve solo implementare una macchina già avviata. Un plauso va ai dipendenti per il grande lavoro e per il grande impegno finora profuso”.