L’Africa, le opportunità di agribusiness in questo continente e le relazioni commerciali con l’Italia e l’Europa sono tra i temi al centro della 114ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura, meccanica agricola, zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi, in programma da domani a sabato a Veronafiere. La manifestazione si conferma una delle più rilevanti nel panorama europeo, con numeri in costante crescita: quest’anno sono 10 i padiglioni occupati, 900 gli espositori (+8,2% sull’edizione 2018), la superficie netta è di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due le aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 i capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 i convegni e i corsi di formazione in calendario nei quattro giorni di rassegna. Il convegno inaugurale, in programma domani alle 11 nell’Auditorium Verdi del Centro congressi Europa, è focalizzato su «Agribusiness in Africa e le relazioni commerciali con Ue e Italia: opportunità e prospettive», ricerca curata dall’Osservatorio Veronafiere-Fieragricola-Nomisma. Fra i relatori dell’incontro, moderato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, intervengono: la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova; la ministra dell’Agricoltura della Croazia Marija Vučković, che presiede il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue nel primo semestre 2020; il professor Giulio Tremonti, giurista, già ministro dell’Economia e delle Finanze; padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi; Denis Pantini, responsabile Area Agricoltura e Industria alimentare di Nomisma, e in collegamento da Bruxelles l’europarlamentare Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e relatore per il Parlamento europeo della proposta di riforma della Pac post 2020. Alle 15.30 la ministra croata Vučković presenta il programma del Consiglio dei ministri agricoli europei nel primo semestre 2020: l’incontro si tiene nella sala CdA, al quinto del Palazzo Uffici di Veronafiere.