Un depuratore di moderna concezione, innovativo e dotato delle migliori tecnologie disponibili. Un impianto tarato su 8 mila abitanti equivalenti, oltre il doppio della potenzialità oggi disponibile a Feniletto, e pensato per rispondere alle crescenti necessità di un territorio in forte espansione soprattutto a livello industriale. Con la simbolica posa della prima pietra, diventa operativo uno dei progetti più attesi nella bassa veronese: il nuovo depuratore di Oppeano.
Il nuovo impianto è localizzato su un un’area di circa 9 mila metri quadri, che si trova a ridosso dell’isola ecologica del comune; una posizione che permetterà in futuro il collettamento dei reflui della vicina frazione di Palù. La potenzialità sarà di ottomila abitanti equivalenti, più del doppio rispetto agli attuali tremilacinquecento dell’impianto di Feniletto. Progettato con un approccio tradizionale, il nuovo depuratore sfrutterà le migliori tecnologie disponibili. A valle dei pretrattamenti di grigliatura e dissabbiatura, il comparto biologico è stato articolato su due linee parallele che garantiranno la continuità del trattamento anche in occasione di future manutenzioni. Il refluo in uscita dalla sedimentazione finale sarà sottoposto a dei trattamenti di affinamento di filtrazione a disco e disinfezione mediante raggi ultravioletti che permetteranno il raggiungimento di un elevato livello depurativo e una migliore qualità dell’acqua resa all’ambiente. Innovazione e nuove tecnologie sono presenti anche nei sistemi di gestione, completamente automatizzati e in grado di autoregolarsi in base alla quantità dei reflui in arrivo. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio dei consumi energetici. L’investimento complessivo da parte di Acque Veronesi è di quattro milioni di euro.
“Un intervento in linea con le nuove strategie adottate da Acque Veronesi nel settore depurazione” ha detto il presidente Roberto Mantovanelli. “Gestire un impianto grande, dimensionato su agglomerati urbani di una certa importanza, piuttosto che impianti più piccoli, tarati su aree più limitate, porta notevoli vantaggi di gestione, di costi e di efficienza. Per questo, non solo a Oppeano, da una parte pensiamo a nuovi depuratori sempre più innovativi e tecnologici o al potenziamento di alcuni già in funzione raggruppando più zone del territorio e dall’altra dismetteremo via via gli impianti più piccoli e quelli in attività da più anni che oggi richiedono manutenzioni sempre più importanti e onerose. Una strategia che ci permetterà anche di essere in linea con le normative europee, evitando il rischio di infrazioni”.
“Anche in questo caso è stato fondamentale l’ascolto e la sinergia con i sindaci” ha aggiunto il vicepresidente Mirko Corrà. “Il nuovo depuratore risponde infatti alle nuove esigenze del territorio, che aveva bisogno di una nuova infrastruttura per poter far crescere un’area a forte vocazione industriale”.
“Un ringraziamento ad Acque Veronesi perché con questo nuovo depuratore diamo risposte ad una comunità in forte crescita che potrà ulteriormente espandersi nel tempo. Un intervento importante anche per la riqualificazione ambientale dell’area e per il progetto della pista ciclabile che come comune creeremo verso Vallese” ha detto il sindaco Giaretta.
“Un sogno che si avvera” gli fa eco Montagnoli. “Una risposta ai cittadini e alle aziende del territorio, quelle presenti e quelle che si insedieranno nel nostro territorio. La grande sinergia con Acque Veronesi ci permetterà anche di ampliare il progetto delle piste ciclabili comunali: due chilometri e mezzo di nuova ciclabile che correranno lungo la provinciale e rappresenteranno un ulteriore risultato per l’attuale amministrazione”.