Si è svolto a Peschiera del Garda, sul fiume Mincio, nei pressi del ponte ferroviario, l’atto conclusivo dell’esercitazione “Argo 2020”, che ha visto impiegato il 2° Reggimento genio Pontieri di Piacenza, già in acqua dai primi giorni di settembre. I Pontieri sono tornati sul Mincio dopo oltre 150 anni: dopo aver consentito nel 1859 l’attraversamento del fiume da parte delle Armate Sarde a Salionze, anche nel 1866 durante la III Guerra d’Indipendenza, gittarono un ponte di barche a Goito (MN) a circa 2 chilometri a monte del ponte stabile per il transito delle fanterie e delle artiglierie.
L’esercitazione, che ha impeganto circa 150 militari e più di 100 mezzi con il supporto logistico del Parco Materiali Motorizzazione, Genio, Artiglieria e NBC di Peschiera, ente alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito, è consistita nel vero di un ponte galleggiabile motorizzato (PGM) di circa 120 metri, mediante l’impiego di moduli da ponte autopropulsi connessi tra di loro e delle dimensioni di 10 x 10 metri ciascuno. L’attività ha simulato la realizzazione di una via di fuga per la popolazione attraversando il fiume Mincio sul ponte galleggiante motorizzato, nel caso di una emergenza che abbia reso inagibili i ponti della rete viaria ordinaria ed in un contesto di emergenza sanitaria dovuta ad una Pandemia.
Il generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, Comandate delle Forze Operative Terrestri di Supporto ha illustrato le varie fasi della molto ben articolata operazione.