Dopo la sfuriata dei prezzi dello scorso anno, con l’impennata estiva della materia prima elettrica e il prezzo del gas da record dal mese di ottobre in poi, da qualche mese i prezzi energetici sembrano essersi stabilizzati dopo un calo lento e costante dei primi mesi di quest’anno.
Proprio per agevolare l’utente, soprattutto quello appartenente alle fasce più deboli della popolazione, il governo aveva introdotto una serie di aiuti con i decreti denominati appunto “decreti aiuto” che ogni trimestre, a partire dal mese di ottobre 2022, avevano diminuito drasticamente e a volte azzerato gli oneri di sistema e le spese di trasporto. Non solo; erano stati aumentati i bonus sociali ampliando la platea dei possibili beneficiari con l’innalzamento della soglia del valore “Isee”.
Dal secondo trimestre del corrente anno, tuttavia, proprio a seguito del calo del prezzo della materia prima, gli oneri di sistema e le spese di trasporto sono state progressivamente reintrodotte in bolletta.
Risultato? Il rapporto tra materia prima e altri oneri si è riequilibrato attorno alla metà: sul totale della bolletta circa il 50% è dato dalla materia prima e circa il 50% dagli altri oneri e tasse, mentre lo scorso anno l’incidenza della materia prima copriva quasi l’intera bolletta.
Questa decisione del governo di reintrodurre tali oneri, pur in presenza di un prezzo della materia prima energetica più basso, ha determinato comunque un aumento dell’importo totale delle bollette, di quel valore, cioè, che viene percepito e pesa sulle tasche del contribuente.
I grafici (fonte Arera) evidenziano l’incidenza percentuale dei vari costi in bolletta.
Lupatotina ribadisce, come più volte espresso, di fare sempre molta attenzione a quei venditori che presentano le offerte facendo credere che il prezzo finale da pagare sia solo quello della materia prima, con il risultato che il cliente finale percepisce la sensazione di poter godere di prezzi vantaggiosi. Gli sportelli di Lupatotina sono sempre a disposizione.