Sempre più attento all’ambiente, sempre più green: il Frantoio Fratelli Turri di Cavaion Veronese ha acquistato un nuovo impianto termico che utilizza come combustibile il nocciolino di sansa, sottoprodotto ottenuto dalla lavorazione delle olive. Non solo: la polpa inutilizzata viene inviata ad un impianto a biogas destinato alla produzione di energia pulita. Grazie alla combustione del nocciolino è possibile riscaldare l’intero edificio, 21.000 metri cubi che comprendono la produzione, gli uffici e il punto vendita. L’impianto termico permette inoltre di tagliare le emissioni di anidride carbonica: una politica energetica, quella del frantoio, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a rispettare l’ambiente, migliorando la qualità dell’aria.“Il nuovo impianto – spiega Laura Turri, titolare del Frantoio assieme ai fratelli Mario, Giovanni e Luisa – ci permette di riutilizzare i sottoprodotti e di trasformarli in combustibile, scaldando l’intera superficie dell’edificio senza inquinare l’aria che respiriamo ogni giorno. Un bel risparmio, soprattutto se si pensa alle emissioni di anidride carbonica, che in questo modo vengono più che dimezzate. Da sempre ci prendiamo cura dell’ambiente e del paesaggio gardesani, contraddistinti dalla presenza di olivi secolari: è per questa ragione che cerchiamo, anche attraverso processi aziendali virtuosi di economia circolare, di proteggerli. Amiamo il nostro territorio, rispettarlo e preservarlo è un atto doveroso”.