Il turismo enogastronomico non è una novità dei percorsi vacanzieri in Italia, tutt’altro. Quello alla
scoperta dell’olio extravergine d’oliva, invece, è un’opzione ancora tutta da scoprire, così come il
suo prezioso paesaggio di riferimento, vero e proprio patrimonio da conoscere e preservare. L’olio extravergine d’oliva è un caposaldo della cucina italiana, fonte di gusto e salute, ingrediente re della tavola e apprezzato in tutto il mondo: il filo d’olio può diventare anche il filo conduttore di un nuovo tipo di percorsi turistici, che valorizzino il prodotto e il suo territorio olivicolo di riferimento, che in Italia assume le sembianze di un vero e proprio “museo diffuso naturale”, dal punto di vista paesaggistico, culturale e sensoriale, capace di stupire ed emozionare con veri e propri pacchetti di qualità a disposizione del viaggiatore. È questa l’idea alla base del Consorzio del
Turismo Olio Evo DOP, IGP e BIO, una nuova realtà consortile nazionale, nata a Verona ma che
coinvolge tutte le regioni italiane. Promotrice è Mariagrazia Bertaroli, produttrice d’olio veronese ed esperta di branding e business strategico nel settore agroalimentare.
In particolare, il Consorzio si impegna a lavorare con produttori di qualità per la loro formazione nell’ambito dell’accoglienza, ristoratori e consumatori migliorando così la reputazione del prodotto attraverso specifiche azioni sinergiche dedicate al settore turistico, per trasformare in valore la cooperazione tra gli attori locali e lo sviluppo dei territori a tutti i livelli. Grande attenzione sarà dedicata agli operatori del turismo, per facilitare il loro lavoro di proposta culturale ed esperienziale dei territori, su tutta la Penisola. Il progetto sarà presentato dalla prestigiosa sede di Palazzo Camozzini a Verona, sede del Consorzio (via Salvatore Vecchio, 6), con una tavola rotonda pubblica online martedì 8 giugno alle ore 11.30 su piattaforma Streamyard e in diretta sulle pagine Facebook e LinkedIn del Consorzio Turismo EVO.
“Il Consorzio Turismo Olio Evo DOP, IGP e Bio intende aiutare i produttori olivicoli ad acquisire gli strumenti per valorizzare il patrimonio culturale aziendale, con percorsi formativi specifici che comprendono strumenti di coesione territoriale, di dialogo efficace con le istituzioni, di migliore presenza sul mercato e di realizzazione di percorsi turistici tematici, sensoriali, a forte contenuto culturale, paesaggistico e ambientale – spiega Bertaroli – tutto ciò in sinergia con contesti museali, attori del comparto turistico, delle arti, per far emergere quel ruolo di tutela ambientale e paesaggistica che accompagna l’impegno dei produttori nella realizzazione di buon prodotto e contraddistingue il lavoro degli olivicoltori attenti e capaci.
Previsti gli interventi di Luca Zaia, Federica Toffali, la presidente del Consorzio Mariagrazia Bertalori, Antonia Pavesi, Daniela Ballarini, Ada Rosa Balzan, Giorgio Donegani, Antonella Capriotti e Valerio Caparelli.