Tra circa due anni, Verona sarà città olimpica. L’anfiteatro Arena sarà protagonista assoluto ospitando le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 e di apertura delle Paralimpiadi. I Giochi Olimpici dovranno essere un’esperienza appagante per tutte e tutti, liberi da ogni limitazione e discriminazione. E Verona per essere accogliente dovrà essere prima di tutto accessibile, nei suoi monumenti, nelle infrastrutture così come negli impianti sportivi e nelle strutture ricettive.
Per adeguare l’Arena e renderla accessibile in vista di tali eventi, dovranno essere realizzati una serie di interventi per garantire una significativa percorribilità orizzontale e verticale, dovranno essere approntati strumenti per modalità di visita assistita e alternativa, anche virtuale; dovrà essere completata la riqualificazione dei servizi igienici dell’Anfiteatro e degli accessi. Interventi saranno necessari anche a livello di viabilità cittadina, con lavori mirati a rendere completamente accessibili le principali arterie di avvicinamento all’Arena, come le vie che dalla Stazione di Porta Nuova portano a piazza Bra.
Tutte opere che dovranno ispirarsi alle Linee guida per l’accessibilità universale e l’inclusione nelle città della Regione del Veneto ospitanti i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, la cui prima stesura è stata oggetto dell’incontro promosso dalla Regione Veneto e svoltosi oggi in municipio, a cui hanno partecipato il sindaco Damiano Tommasi, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il consulente della Regione Roberto Vitali, oltre ad alcuni dei Dirigenti regionali e comunali coinvolti; un momento di confronto con gli stakeholders sulle tematiche di accessibilità ed inclusività, che potranno costituire un’importante legacy immateriale dopo i Giochi Olimpici.
Tra i presenti in sala Arazzi anche i rappresentati del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Veneto, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) Veneto, della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici (FISIP) e della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a. nonché della Fondazione Milano Cortina 2026.