Ok all’Arena con 3 mila posti. Ma Zaia rilancia: “Puntiamo a 7 mila” Intanto Zucchero ufficializza le date del 2021: 14 concerti tra aprile e maggio

Vittoria. L’Arena, que­st’estate, potrà o­spitare fino a tremila spettatori, e non più solo mille, co­me aveva deciso il governo equiparando tutti i teatri all’aperto. L’ese­cu­tivo, braccato dalle proteste, si è ravveduto. La deroga, alla luce dei provvedimenti strampalati presi negli ultimi tre mesi da Palazzo Chigi, non era affatto scontata. Gli eventi programmati nelle prossime settimane per colmare al­meno in minima parte l’e­norme vuoto provocato dallo sittamento della stagione lirica potranno quindi avere una platea nu­me­ri­ca­mente di­gni­tosa. La notizia è stata data in mattinata dai par­la­men­tari veronesi del Par­tito De­mo­­cra­tico (Dal Moro, D’A­rienzo, Rot­ta, Zar­dini), i quali – si ca­pisce – hanno anticipato il sindaco per intestarsi il merito e tessere le lodi del ministro Dem ai Beni Culturali Fran­ce­schi­ni. “Con il nuovo Dpcm firmato ieri, oltre alla riapertura, con alcune cau­tele, dei luoghi per lo spettacolo dal vivo” hanno scritto in una nota “è stato stabilito che le Re­gioni, in base all’andamento della si­uazione epidemiologica nei loro territori, potranno stabilire un di­verso nu­mero massimo di spettatori in considerazione delle di­mensioni e del­le ca­ratteristiche dei luo­ghi”. Fin qui la spie­gazione tecnica. Poi la sfumatura politica: “La Fonda­zione A­rena aveva sollecitato la possibilità di au­mentare il numero degli spet­tatori in ragione del­­la sua capienza e delle nu­merose vie di accesso e uscita. Come parlamentari del Pd avevamo portato questa richiesta sul tavolo del governo e del ministro dei Beni Culturali. Rin­graziamo il ministro Franceschini”. Non un accenno a Sbo­arina. Il quale, assieme alla sovrintendente Gasdia, ha presentato il cartellone areniano ‘Festival d’estate 2020 – Nel cuore della Musica’. A sparigliare le carte però ci ha pensato il governatore Zaia con un annuncio a sorpresa: “Vogliamo esercitare il diritto di garantire le sedute un posto sì e uno no”.

Sarebbe un grande se­gna­le. Pensiamo di farlo an­­che per la Mostra del Ci­nema di Venezia, ce ne as­sumeremo la responsabilità”. Per l’A­re­na, che a pieno re­gime può accogliere circa 15 mila spettatori, significherebbe 7 mi­­la a serata, una sorta di mi­ra­colo considerando che fino a un mese fa la riapertura era addirittura in dubbio e che mille spet­tatori sarebbero sta­ti troppo pochi non solo per rientrare anche solo parzialmente delle enormi perdite e­co­nomiche, ma anche per ga­rantire una cornice adeguata agli eventi. Sod­di­sfatto anche l’ex ministro ed ex vicesindaco leghista Fon­tana, anche se non manca la polemica nei confronti del governo: “Per una volta pare che ci abbia a­scoltato. Rimane purtroppo la consueta abitudine di de­le­gare alle Regioni le assunzioni di responsabilità nelle scelte. E’ sorprendente che da una parte gli esponenti del governo attacchino l’autonomia del­­le Regioni, ma poi, alla fi­ne scarichino su di loro le de­cisioni importanti. Inoltre ci sono voluti tempo e carte per aprire spiragli su una decisione che doveva essere chiara fin da subito. Con 13.500 posti e diversi accessi limitare a mille gli ingressi sarebbe stata una follia e un’inutile pe­naliz­zazione, per Verona e per l’in­­tero Paese”. Intanto Zucchero, uno dei “big” più at­tesi di inizio autunno, ha ufficializzato (si trattava di una pura formalità) lo slittamento di 14 date all’anno prossimo, tra aprile e maggio. Così come i Simple Min­ds, che si esibiranno in Arena il 9 agosto 2021.