Occhio alle truffe informatiche Rappresentano un dato in crescita, mentre per gli altri reati c’è una costante diminuzione

I dati sulla delittosità nella Provincia di Verona riferito al 2019, aggiornati al 26 gennaio, indicano una riduzione del numero totale dei delitti pari al 4,7% in meno con un decremento maggiore nei Comu­nuni della provincia (-5,9) rispetto al capoluogo dove la diminuzione dei reati si attesta al -2,95. nel complesso diminuiscono i reati contro il patrimonio, alcune fattispecie di delitti contro la persona e i reati per sfruttamento della prostituzione; in aumento invece i reati in materia di stupefacenti, le truffe e le frodi informatiche. E’ questa l’indicazione di massima data dal prefetto Donato Cafagna che ha presentato una documentata fotografia della situazine dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Provincia di Verona. Al tavolo ad affiancare il prefetto c’erano il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla sicurezza Daniele Polato, il vicepresidente della Provincia David Di Michele, il questore Ivana Petricca, il comandante provinciale dell’Arma dei Cara­binieri Cristian Car­rozza, il comandante provinciale delle Fiamme Gialle Carlo Ragusa, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Nicola Micele, il comandante della Polizia Locale Luigi Altamura. Il trend, come ha sottolineato il prefetto, è in linea con gli anni precedenti e fa segnare una diminuzione dei furti, fatta eccezione per un lieve incremento di quelli delle auto. Calate anche le rapine. Dal canto suo il sindaco, prendendo atto dei dati oggettivi, ha posto l’accento sul delicato tema degli stupefacenti. “Sono aumentati i controlli – ha detto- e il 15 marzo arriverranno 49 nuovi vigili”.