«A Vo’ Euganeo faremo il terzo tampone per verificare che tutti siano effettivamente negativi, e faremo un prelievo di sangue». Lo ha spiegato il virologo Andrea Crisanti durante il punto stampa del governatore Luca Zaia parlando della terza fase dello studio che riguarderà la località padovana e che coinvolgerà anche l’Università patavina. «Alla popolazione di Vo’ va il mio ringraziamento, compreso il sindaco» ha tenuto a precisare Crisanti «perché hanno capito l’importanza sociale di questo studio. Di fatto stanno dando qualcosa all’Italia per migliorare la capacità di lotta al virus». Ma in cosa consisterà lo studio? Partirà il 25 aprile e «vuole capire cosa succede quando si trasmette il virus da un individuo all’altro» ha spiegato il virologo «ma vogliamo anche studiare la genetica di tutti gli abitanti di Vo’». Per questo progetto «molto costoso», ha aggiunto, sono stati ricevuti «finanziamenti nazionali e internazionali. Vo’» ha proseguito Crisanti «è la situazione ideale per capire a cosa servono i test immunologici, perché sappiamo esattamente chi si è ammalato, chi era sintomatico o asintomatico, sappiamo per quanto tempo sono rimasti positivi, quindi oltre all’analisi genetica e del cosiddetto tracciamento virale faremo lo studio della risposta anticorpale su tutti gli abitanti. Questo» ha concluso «permetterà di capire la percentuale di falsi negativi, quella di falsi positivi e alcuni aspetti tecnici per comprendere se i risultati combaciano con il quadro clinico e con la possibilità microbiologica».