Processi e tecnologie innovative per migliorare sempre di più la qualità delle acque restituite in ambiente riducendo i consumi, e per rispondere a normative sempre più stringenti che impongono un’attenta gestione dei reflui a garanzia della sicurezza del trattamento e dell’ambiente. Questa la fotografia del nuovo depuratore di Isola della Scala, costo 3,8 milioni di euro, inaugurato alla presenza dei vertici di Acque Veronesi, Consiglio di Bacino, comune di Isola della Scala e ordine degli ingegneri. Il nuovo impianto, il primo in Italia che si avvale del processo SBR, sostituisce il vecchio depuratore di via Giarella, realizzato negli anni ’80 e ormai obsoleto, non più in grado di far fronte ai carichi del solo centro urbano. Il nuovo depuratore è stato realizzato in linea con i bisogni di una comunità in continua espansione, con potenzialità pari a 11.250 abitanti equivalenti (l’unità di misura base per un corretto dimensionamento e una scelta ottimale del sistema di depurazione, che comprende non solo la popolazione residente ma anche imprese e attività economiche del territorio). Ma se i bisogni del territorio aumenteranno, l’impianto è già stato progettato con la possibilità di un agevole upgrade fino a 15 mila abitanti equivalenti. I vantaggi legati a questo schema impiantistico si traducono principalmente in minori consumi. Di superficie, grazie all’eliminazione del comparto di sedimentazione, e di energia, grazie all’eliminazione delle pompe per il ricircolo dei fanghi.