Tra dicembre e gennaio partiranno, sulla sponda veronese, i lavori del nuovo collettore del Garda. Questo l’obiettivo di Azienda Gardesana Servizi che ha individuato Lazise come il Comune che per primo sarà interessato dai cantieri.
Proprio guardando a questo futuro prossimo il presidente di AGS Angelo Cresco e il direttore generale Carlo Alberto Voi, hanno convocato a Peschiera del Garda i parlamentari scaligeri per illustrare loro il progetto definitivo, recentemente approvato da Ato Veronese – Consiglio di Bacino Veronese, e per chiedere di lavorare per far inserire il progetto del collettore nel “Decreto Semplificazioni”, quindi tra le opere prioritarie a livello nazionale e ulteriormente finanziabili. Attualmente, infatti, il nuovo collettore del Garda, sponda veronese, può contare su un contributo statale pari a 40 milioni di euro.
Erano presenti all’incontro i parlamentari Davide Bendinelli di Italia Viva, Alessia Rotta del Pd e Paolo Paternoster e Vania Valbusa della Lega. Presenti anche Luciano Franchini direttore di Ato Veronese, Giovanni Peretti presidente di ATS “Garda Ambiente” e i rappresentanti dei Comuni di Bardolino, Castelnuovo sul Garda, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco oltre ai membri del Cda e del collegio sindacale di AGS.
Il progetto definitivo, rispetto a quello preliminare, ha evidenziato che ci sono, nel basso lago, ulteriori tratti di collettore che debbono essere sostituiti. Un’evidenza che comporta un aumento dei costi rispetto a quanto inizialmente stimato per la sponda veronese. Il lavoro congiunto dei parlamentari veronesi diventa, quindi, strategico per garantire al progetto fondi statali aggiuntivi. L’opera è comunque realizzabile, ma l’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impatto sulle bollette degli utenti, cercando ulteriori finanziamenti a livello nazionale e anche regionale.
Tutti i parlamentari presenti hanno garantito il loro appoggio alla realizzazione dell’infrastruttura e impegno bipartisan per una strategia comune che aiuti a reperire ulteriori fondi ministeriali. Un “avanti tutta” anche per quanto riguarda i lavori che, secondo gli onorevoli presenti, vanno iniziati nel più breve tempo possibile.
“L’obiettivo dell’incontro di oggi è quello di fare squadra comune – ha sottolineato il direttore generale di AGS Carlo Alberto Voi – perché questo ambizioso progetto sia completato in breve tempo. Questo determina un aumento di spesa da 90 milioni di euro a, circa, 115 milioni”.
“Il percorso di approvazione del progetto definitivo si è concluso – ha sottolineato il direttore dell’Ato Veronese Luciano Franchini – è stato complesso perché ha visto la partecipazione di oltre 35 soggetti istituzionali. Sono particolarmente soddisfatto perché tutti i portatori di interesse hanno risposto adeguatamente alle nostre richieste e, quindi, abbiamo potuto approvare il progetto con una serie di raccomandazioni e prescrizioni. Siamo fiduciosi che da oggi in avanti il percorso sia in discesa”.