La campagna elettorale si sta avvicinando e lo stadio Bentegodi, ma aggiungo anche la fondazione Bentegodi di cui si parla meno, saranno terreno di scontro politico. L’amministrazione Sboarina ha dichiarato di voler fare un nuovo stadio ma attualmente la situazione sembra piuttosto in stand-by.
Lo stadio di proprietà in Italia è fenomeno ancora raro: l’81% dei casi risultano essere in mano pubblica ed il restante 19% in mano a privati.
I dati forniti dal “ReportCalcio 2021” sulla situazione italiana, evidenziano che il trend di crescita degli incassi da stadio osservato negli anni passati si è bruscamente fermato principalmente a causa della pandemia. I ricavi degli ingressi rappresentano circa il 9% del totale entrate.
Nel periodo 2014-2017 gli incassi ammontavano a 221,7 milioni di euro, nel 2018-2019 erano saliti a 300,9.
Tra gli esempi più interessanti di trasformazione di un “vecchio” stadio in “nuovo” c’è la “Dacia Arena” di Udine, riedificato a fine 2015 e che punta ora ad un ulteriore ampliamento per aumentarne la redditività. Gli interventi hanno comportato un esborso di 48,5 milioni ed hanno permesso allo stadio Friuli di divenire uno dei più belli d’Italia. La famiglia Pozzo aveva acquisito nel marzo 2013 dal Comune di Udine la proprietà superficiaria al costo di 4,5 milioni per un periodo di 99 anni, ovvero sino al 2112. I lavori, con la demolizione delle due curve e dei distinti, la rimozione della pista di atletica e la ricostruzione dei settori per portare la capienza a 25mila posti, sono durati 540 giorni. Quello di Udine è oggi certamente uno dei tre stadi più all’avanguardia d’Italia assieme allo Juventus Stadium e al Mapei Stadium. Quando si decide di investire su strutture di proprietà serve ovviamente una visione di medio-lungo termine.
Chi ha questa visione a Verona, il Presidente Setti vuole ed è in grado di condividere un tale obiettivo?
Un nuovo stadio di proprietà sarebbe nelle intenzioni anche dell’Hellas Verona, che ha nello stadio Bentegodi la sua casa simbolica, con circa 40mila posti a sedere. Costruito nel 1963, è soggetto periodicamente ad interventi per rispondere alle nuove esigenze televisive legate ai diritti tv. Durante l’estate si sono resi necessari i lavori di sistemazione anche dei bagni e segnaletica di sicurezza. Il manager Cesar Esparza vuole andare avanti con il nuovo stadio dei gialloblu, la cosiddetta Nuova Arena.
Da quello che si apprende si intende realizzare un impianto da ventisettemila posti proprio dove ora sorge il Bentegodi. I lavori dovrebbero prendere il via già il prossimo anno, ma ad oggi il tutto sembra poco probabile. Il Credito Sportivo si è già detto disposto a supportare il progetto.
La mia impressione, tuttavia, è che dietro a questo piano faraonico ci sia tanto fumo e poca sostanza.