Non un semplice deposito di libri, ma un vivace centro di apprendimento, esplorazione, connessione e ispirazione di ragazzi e ragazze. È la biblioteca della scuola secondaria di primo grado “A. Manzoni” IC12 Golosine in via Velino, che da oggi ha una nuova vita.
Circa duemila volumi, riportati a nuovo splendore dagli studenti e dalle studentesse sotto la guida attenta dei loro insegnanti, sono stati ricatalogati, etichettati e inseriti nel sistema delle biblioteche scolastiche suddividendoli per genere.
Gli studenti hanno abbracciato con entusiasmo il compito e la responsabilità di riorganizzare il catalogo dei libri, aggiungendo anche un tocco personale disegnando i loghi dei vari temi. Ma la biblioteca non sarà solo uno spazio per i libri, ma un luogo dove sprigionare la creatività, l’immaginazione anche dopo scuola, perché resterà aperta anche nel pomeriggio, offrendo uno spazio accogliente dove i giovani del quartiere possono riunirsi, condividere idee e creare legami.
Durante l’inaugurazione, avvenuta questa mattina, i ragazzi e le ragazze, insieme alla dirigente scolastica Maria Mugnolo e gli insegnanti, hanno accolto il sindaco, l’assessora alle Politiche scolastiche ed educative e sette classi della scuola presentando alcuni titoli selezionati, tra cui “L’Esploratore” di Katherine Rundell, “Coraline” di Neil Gaiman e “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella, coinvolgendo i presenti con quiz e giochi, tra i quali quello ispirato alla storia dell’atleta olimpica somala Samia Yusuf Omar.
La biblioteca è intitolata a “Maria Linda Bubola”, dirigente scolastica dall’1/9/1989 al 31/8/2010, molto amata e apprezzata soprattutto per il suo grande spirito innovativo a favore dei ragazzi e delle ragazze della scuola.
“Don Lorenzo Milani ha scritto la storia della scuola – ha detto il sindaco – e insieme ai suoi ragazzi ha scritto il libro “Lettera ad una Professoressa”, sul tema della valutazione, che contiene la frase: “Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra diversi”. Tutti hanno un valore e possono esprimere un giudizio che non tenga conto delle diversità, ma a volte questo non è corretto. La scuola ha il dovere di trovare un metro di analisi nel rispetto delle diversità ma, al contempo, ciascuno deve pretendere il massimo da se stesso. Nella biblioteca di questa scuola ci sono libri come “Lettera ad una professoressa con i ragazzi di oggi” di Alex Corlazzoli, “Non dirmi che hai paura”, è la storia di Samia, che racconta lo spirito olimpico che toccherà anche la nostra città nel 2026. L’inaugurazione di questa biblioteca è dunque un momento importante. Ricordo quando, nel 2001, sono andato a Sarajevo dopo la fine della guerra. Lì ho sperimentato con i miei occhi come una delle devastazioni della guerra passi anche dalla distruzione delle biblioteche che, al pari dei ponti, sono tesori delle nostre comunità e un pilastro di civiltà”.
“Grandi lettori che nascono, grazie ad una biblioteca scolastica rilanciata e messa a sistema con il nuovo sistema bibliotecario veronese – commenta l’assessora alle Politiche scolastiche ed educative e alle Biblioteche -. Questo è avvenuto grazie ad un importante lavoro fatto dalle classi coinvolte che hanno catalogato, selezionato e disegnato i diversi temi dei libri”.