“Porta pazienza, ci sentiamo dopo. Mi son anche dimenticato di far gli auguri a mia morosa, pensa te…”.
Schietto come da tradizione Gigi Fresco, nell’unico flash che ci concede, dopo vari tentativi di ricontattarlo. Tutto legittimo, d’altronde questi sono i momenti più caotici, quelli che precedono l’inizio di un nuovo campionato. Tra giocatori che partono e i nuovi arrivi: gli ultimi, nell’ordine, il difensore Cellai dalla Fiorentina e il portiere Siaulys dalla Virtus Entella. Senza dimenticare il rinnovo del prestito con la Cremonese di Cella e l’acquisizione a titolo definitivo di Zarpellon.
Corre la nuova Virtus, ormai pronta ad affrontare questa stagione alle porte. Sempre con la stessa voglia di rappresentare l’essenza di un quartiere e le ambizioni che di anno in anno aumentano: perché dopo cinque stagioni tra i professionisti è normale pensare in grande e provare a sognare qualcosa di stupendo. Certo, punteranno prima di tutto a salvare la pelle, i ragazzi del Gigi, ma non c’è dubbio che fare al meglio i playoff sia il secondo obbiettivo.
Perché, forse, mai come quest’anno si ha la sensazione che la rosa abbia il giusto mix di giovani dalle belle speranze ed eterni campioni, che su tutti rispondono al nome di Juanito ed Emil. Ma anche gli altri reparti sono ormai consolidati: tra i pali Giacomel e Sibi sono due garanzie. Davanti a loro Cella è il leader che serviva: Faedo, Manfrin, Daffara portano l’esperienza nel gruppo e i nuovi arrivati Ruggero e Munaretti hanno fatto vedere fin qui cose egregie.
A centrocampo Lonardi, che avrebbe meritato qualche interessamento dalla B, assieme ad Amadio e Hallfredsoon costituiscono l’asse portante a cui si andrà ad aggiungere la fantasia di Mimmo Danti e la freschezza dei vari Tronchin e Turra. Aspettando “godot” Nalini, che potrebbe essere la vera ciliegina sulla torta. Davanti c’è la classe infinita di Gomez, un Sinani che fin qui le ha buttate dentro tutte e Casarotto che, dopo la caterva di gol col Montecchio, vuole sorprendere.
Si parte domani alle 17.30 in casa col Lecco e poi il prosieguo non poteva essere dei più tosti: Piacenza, Pordenone, Novara, Feralpi, Triestina, Mantova e Padova all’ottava. E allora avanti Virtus, può essere davvero il tuo anno: sai che le favole a Verona sono di casa. E Gigi Fresco è un che le favole le sa scrivere e raccontare. Gliene manca una, ancora. “La serie B? Perchè no?”
Fabio Ridolfi