“Presto il Veneto comincerà a vaccinare contro il Covid anche gli over 65 che accompagneranno alla somministrazione i cittadini over 80”, ha annunciato il governatore Luca Zaia. Le Ulss che hanno già aderito al progetto sono una decina, oltre che all’azienda ospedaliera di Padova. “Il nostro obiettivo”, ha proseguito Zaia, è di chiudere la vaccinazione della fascia degli over 80 entro metà aprile. Non è facile, perchè tra i 400 mila ultraottantenni veneti ce ne sono circa 100 mila che devono essere raggiunti a domicilio. Per questo”, ha aggiunto il governatore, “abbiamo anche pensato che, laddove le Ulss sono in grado di farlo, se c’è un cittadino di questa fascia d’età accompagnato da un over 65, che sia un convivente, o un caregiver”, ha puntualizzato Zaia, ironizzando sulla gaffe sui ‘car giver’ di qualche giorno fa, “è bene vaccinare anche l’accompagnatore”. Il bollettino odierno. Sono 1.861 (il 4% sui tamponi eseguiti), in calo rispetto a ieri, i nuovi casi si contagio registrati in Veneto nelle ultime 24 ore. 25 ulteriori decessi. Gli attualmente positivi sono 39.183.
Prosegue l’aumento dei ricoveri in ospedale, con 1.815 pazienti nei reparti non critici (+23) e 277 nelle terapie intensive (+10). Il governatore è tornato a fare il punto sulla campagna vaccinale della nostra regione. “Finora abbiamo somministrato 685.093 dosi, 22.978 nella sola ieri. Stiamo crescendo, anche se con non poche difficoltà”, ha ammesso Zaia. Secondo il governatore uno dei vantaggi comunque conquistati rispetto alla seconda ondata del virus è che sono stati già vaccinati tutti i dipendenti degli ospedali, “il che impedirà che sorgano ancora cluster di contagio nelle strutture sanitarie. Nella regione sono attivi 58 punti vaccinali, dove a breve potranno scendere in campo anche i 1.300 specializzandi degli ospedali con i quali è stato raggiunto un accordo, così come per i medici di base. Domenica i nati nel 1936 possono andare ai centri vaccinali di Treviso per ottennere il vaccino organizzati per mese di nascita: alle 8 coloro che sono nati a gennio, alle 9 quelli nati a febbraio e via di seguito”. Il Veneto al momento sarebbe confermato zona rossa dato che l’Rt, ossia l’indice di contagio, è ben superiore a 1, (1,22 il dato attuale). Il governatore continua a incalzare Roma sulla questione ristori. “Il governo annuncia un decreto ad hoc e spero arrivi qualcosa al settore della ristorazione. Sono risorse sono ingenti, credo che la migliore soluzione sia quella di aprire e rimettere queste persone nelle condizioni di lavorare, sono aziende che hanno fatto investimenti per adeguarsi alle linee guida e si trovano in zona rossa completamente chiuse”. Zaia ha poi fatto gli auguri alla città di Venezia. “E’ inutile dire cosa significa Venezia per noi: è storia, è identità, è stata la prima democrazia, è elemento di civiltà. E oggi i 1600 ci impongono di fare una riflessione su quello che sarà il futuro. Noi siamo certi che per onorarlo al meglio dobbiamo continuare nell’alveo dell’autonomia e andare avanti su questo”.