Forse non vale come speranza, ma in serata dovrebbero riprendere le trattative, tra Russia e Ucraina. Le bombe continuano a colpire, Putin non si ferma.
“L’Ucraina – aveva accusato il ministro degli Esteri russo Lavrov in mattinata – sta ritardando la ripresa dei negoziati con la Russia “su ordine degli Stati Uniti”. “Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante”, ha detto il ministro. La Nato starebbe “valutando” l’ipotesi di dar vita a una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina su richiesta di Kiev. Lo sostiene il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, citato da Sky News Uk. Questa opzione, esclusa fino a ieri esplicitamente da leader occidentali come Joe Biden o Boris Johnson, contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d’innescare uno scontro diretto con Mosca. Non si possono escludere “rischi di scontro” con la Nato.
“I russi stanno ‘cercando di cancellare l’Ucraina, il Paese, la sua storia’, ha detto ancora una volta il presidente ucraino Zelensky. Oggi sono piovuti ancora missili e bombe sull’Ucraina. “L’Europa – dice intanto la presidente della commissione eurpea von der Leyen – è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione”.
L’Ucraina rivendica di aver ucciso 5.840 soldati russi, di aver abbattuto 30 aerei e 31 elicotteri russi e almeno 211 carri armati. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent in un bollettino giornaliero, la cui attendibilità non può essere verificata. Kyiv Independent parla anche della distruzione di 862 veicoli blindati, 85 sistemi di artiglieria e 9 antiaerei, 60 serbatoi di carburante e 355 non meglio precisati “veicoli” e di aver catturato 40 tubi lanciarazzi. Gli Stati Uniti stimano che i morti russi nell’invasione Ucraina siano circa 2.000. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali non è possibile calcolare esattamente le vittime del conflitto. Secondo alcuni altri funzionari del Pentagono, le vittime sarebbero circa 1.500 fra i russi e 1.500 fra gli ucraini.
LE REAZIONI DAL MONDO – Nella notte è arrivato anche l’atteso primo discorso sullo Stato dell’Unione di Joe Biden. Accolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan, il presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un “dittatore” che “pagherà un prezzo alto” per l’invasione dell’Ucraina. Poi l’annuncio anche della chiusura dello spazio aereo Usa alle compagnie russe e l’avvertimento agli oligarchi di Mosca: “vi sequestreremo yacht, appartamenti lussuosi e jet privati”. Tante le bandiere gialloblù esposte fuori e dentro la Camera, dove era presente anche l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana
Markarova. Molte deputate hanno omaggiato l’Ucraina indossando completi con i colori dell’Ucraina. “Offriremo protezione a chi cerca riparo e aiuteremo chi cerca un modo sicuro per tornare a casa”, dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.