Una serie di professionisti, da architetti a ex dirigenti comunali, professionisti, tecnici, amministratori pubblici, rappresentanti del mondo della cultura, si sono riuniti in una nuova associazione presentata questa mattina. Si chiama Associazione Giuseppe Barbieri ed è presieduta dall’architetto Gian Arnaldo Caleffi, già assessore della Giunta Tosi.
“Non siamo un nuovo soggetto politico”, ha precisato subito Caleffi, “ ma un’associazione culturale che vuole dare il proprio contributo tecnico ai problemi della città, anche se molti di noi hanno militato nell’area tosiana”.
Tra gli aderenti all’associazione che prende il nome dell’architetto e ingegnere Barbieri che progettò il cimitero monumentale e l’attuale municipio, appunto Palazzo Barbieri, troviamo architetti come Richelli e Cambruzzi, ex dirigenti pubblici come Cigolini, Sandro Vazzoler, Luciano Ortolani, l’ex sovrintendente Girondini e altri ancora; a livello politico erano presenti Alberto Bozza consigliere regionale e comunale di Forza Italia, la consigliere comunale Bertaia e poi Drudi, Spada e altri ancora.
“Scopo dell’associazione”, ha spiegato Caleffi, “è la elaborazione di idee e progetti riguardanti la pianificazione del territorio, l’edilizia pubblica e privata, la viabilità, i trasporti, l’arredo urbano, la salvaguardia dell’ambiente, la vivibilità, la promozione museale ed espositiva di palazzi e monumenti quali Palazzo Forti, Castel San Pietro, i Palazzi Scaligeri”.
Nel recente passato la associazione aveva avanzato proposte anche per la sistemazione della stella d’acciaio di Rinaldo Olivieri da ripristinare per ricollocarla in piazza Bra per Natale, dopo il danneggiamento del basamento per il crollo di un anno fa.
Lo stesso gruppo di professionisti era intervenuto sulle proposte di viabilità per il maxi cantiere del filobus: i temi principali riguardano “architettura, ingegneria, urbanistica, cultura per la buona amministrazione della città”.
“Il sindaco Tommasi ha detto che vuole ascoltare la città e allora noi parleremo con le nostre proposte, concrete e operative. Svilupperemo idee, progetti, iniziative per confrontarci poi con gli amministratori pubblici, fornendo pareri tecnici, studiando le delibere, collaborando con le Università e altre istituzioni culturali. Siamo aperti e nuove adesioni in una politica del fare dove i fatti sono contrapposti alle parole”.