“Apprezziamo le parole del presidente Casali e del sindaco Sboarina sui futuri percorsi e asset di aggregazione della multiutility di lungadige Galtarossa. Oggi, grazie all’operazione Aim, fortemente voluta e spinta fin dall’inizio dal nostro movimento, Agsm è un fortissimo polo aggregatore di tante realtà energetiche a livello nazionale e non più una “preda” in balia di colossi che l’avrebbero fagocitata, mettendo a rischio la sicurezza di centinaia di posti di lavoro. Verona Domani continuerà quindi a vigilare ed essere “sentinella” anche nella futura amministrazione affinchè si proseguano percorsi di aggregazione orizzontale con realtà simili, in termini operativi, di fatturato e di bacino, e non più grandi e potenzialmente pericolose”.
Lo afferma Matteo Gasparato, presidente di Verona Domani, commentando le dichiarazioni del presidente di Agsm Stefano Casali e del primo cittadino Federico Sboarina annunciate durante il punto stampa di questa mattina.
“Grazie all’ex vicepresidente Mirco Caliari e allo straordinario lavoro del presidente Casali, Verona Domani è stata determinante nelle scelte che hanno portato alla nascita di Agsm-Aim, azzerando contestualmente tutte le trattative in ottica A2A. Un’operazione, quella con il colosso lombardo, fortemente voluta dalla precedente amministrazione e da qualche altro partito, che il nostro movimento riuscì a stoppare evitando conseguenze gravissime per i dipendenti e per la salvaguardia dell’esistenza stessa della società scaligera. Ricordo – prosegue Gasparato – che l’ex presidente Finocchiaro si era già adoperato nell’individuazione di un partner industriale (proprio A2A), da aggregare alla partnership AGSM-AIM. Il raggiungimento di una importantissima e significativa crescita della massa critica ottenuta con l’operazione AIM, che sta permettendo e ha permesso al nuovo gruppo di realizzare notevoli investimenti e risultati di gran lunga superiori rispetto al passato, sono quindi una grande vittoria e motivo di vanto sia per il nostro gruppo, sia per il sindaco Sboarina. Verona Domani continuerà a battersi affinchè questo grande patrimonio della città non entri mai più nelle mire di A2A o di altre utlility che potrebbero danneggiarla, facendola diventare un satellite delle industrie e dei colossi privati. Si guardi quindi alla Regione del Garda e a società energetiche delle provincie di Brescia e Mantova, in un’ottica di crescita attiva e non passiva”.