“Noi in zona gialla, ma quale futuro?” Confagricoltura: "Il Veneto può tirare un sospiro di sollievo, ma ha intorno troppe regioni con le quali ora diventa difficile dialogare, commerciare e confrontarci"

“Il Veneto per fortuna resta in zona gialla, ma le restrizioni sulle altre regioni destano comunque motivo di preoccupazione perché avranno ripercussioni su tutta la filiera agroalimentare”.
Così Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, commenta il nuovo Dpcm e la suddivisione in aree gialle, arancioni e rosse del Paese. “Una componente economica importante dell’Italia ricade in Lombardia e Piemonte, che rappresentano una fetta consistente del Pil nazionale – sottolinea -. La riduzione delle forniture alla ristorazione colpirà inevitabilmente le nostre aziende agricole, che vendono i loro prodotti non solo in ambito locale ma in tutta Italia e all’estero.
Conferma Christian Marchesini, vicepresidente nazionale del settore vitivinicolo di Confagricoltura oltre che presidente di Verona e del Veneto: “Per il settore vitivinicolo la chiusura dei ristoranti alle 18 resta un danno gravissimo, con perdite che presumibilmente vanno dal al 60 al 70 per cento. Gran parte dei consumi legati alla ristorazione all’Horeca avviene infatti nella fascia serale degli aperitivi e della cena, soprattutto per quanto riguarda i vini di fascia medio-alta. Chiaramente le restrizioni nelle zone rosse causeranno un’ulteriore perdita per tutto il comparto. Ripercussioni gravissime arriveranno anche dal lockdown della Germania, che rappresenta il primo mercato export per le nostre etichette”.
Aggiunge Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona: “Gli effetti di questo nuovo Dpcm si vedranno tra dieci-quindici giorni e nel frattempo potrà succedere di tutto. Il governo probabilmente dovrà rivedere le misure più volte, con il risultato di una grande incertezza e timore che produrranno effetti negativi sulle imprese, già messe in ginocchio dall’emergenza Covid, e sui cittadini, con un’inevitabile contrazione sui consumi e sui prezzi”.