Nogarole Rocca, il rebus continua Nell’area che il Prg chiama Parco dell’Innovazione continuano gli insediamenti logistici

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Ma che cosa sta succedendo nelle aree produttive di Nogarole Rocca? La Cronaca di Verona e la stampa locale se ne sono già occupati varie volte, ma il rebus continua e le aziende si affidano agli studi legali per dirimere una controversia urbanistica generata anche da un parere rilasciato dalla Provincia nel 2021 e 2022.
In sostanza, sono stati rilasciati permessi per realizzare attività logistica in aree con destinazione invece all’Innovazione. La logistica può essere considerata un’attività di innovazione? No, aveva detto la Provincia con un parere dell’allora presidente Manuel Scalzotto, però l’irregolarità confermate dalla provincia non erano tali da portare all’annullamento dei provvedimenti. E anche sul fronte penale la vicenda, approdata in procura, non ha avuto sbocchi. Però le aziende concorrenti non mollano la presa. Perché? Perché quel parere della Provincia era a due facce. Diceva che le illegittimità c’erano ma che si poteva andare avanti
Due studi legali avevano fatto appello al presidente della Provincia, affermando, fra l’altro, che il permesso a costruire sarebbe in contrasto rispetto al Piano regolatore del Comune. Il presidente Manuel Scalzotto firmava il decreto di chiusura dell’istruttoria in merito al fabbricato a uso magazzino logistico con annessi uffici, senza accogliere le richieste di annullamento del permesso di costruire rilasciato dal Comune. “Secondo le contestazioni, la destinazione d’uso approvata, relativa ad attività logistica, risultava in contrasto con quelle ammissibili e previste per il Parco dell’Innovazione, in cui è inserito l’Arban Degani, dal vigente piano regolatore di Nogarole», spiegava una nota della Provincia.
Però si è andati avanti.
I legali del Comune avevano conctrodedotto sostenendo invece che la disciplina urbanistica consente chiaramente la presenza di attività produttive in quell’area. La Provincia invece accoglieva almeno in parte le tesi dei ricorrenti (ditte competitor): «le norme del Prg non prevedono di insediare negli ambiti produttivi del Parco dell’Innovazione l’attività logistica». Tuttavia nonscattava l’annullamento dei provvedimenti comunali perché non ricorrevano le condizioni prescritte dalla legge. E l’allora presidente Scalzotto, decideva l’archiviazione dei ricorsi, «pur avendo rilevato la violazione del Prg”. Affermazioni quest’ultime che non sono piaciute all’allora sindaco di Nogarole, Trentini (Pd), che riteneva che invece tutto fosse conforme al Piano regolatore. E per sostenere le proprie ragioni contro quanto affermato dalla Provincia si sarebbero attivate tutta una serie di professionisti di area Pd per far rivedere il decreto presidenziale, tanto che la stessa Provincia incaricò come professionista esterna l’avvocato Barbara Bissoli, all’epoca presidente degli avvocati e ora assessore all’Urbanistica di Verona, coadiuvata dall’avvocato Giacomazzi, area Pd pure lui. E intanto nel Parco dell’Innovazione nel settembre 2023 un’altra società ha ottenuto il permesso per costruire un fabbricato produttivo a uso logistico.