Il Consiglio Comunale ha rinnovato il Cda della Casa di Riposo di Nogara “Pio Ospizio San Michele”.
Alla carica di presidente è stata riconfermata Zanetti Silvia, così come i consiglieri Marco Veronesi, Simonetta Rossato e Maurizio Lovo. Di nuova nomina è invece Isabella Soragna.
La Casa di Riposo di Nogara, è una realtà antica nel paese ma, negli ultimi anni, si è caratterizzata per la sua stretta ed attiva connessione con il territorio qualificandosi come attore vivace e disponibile ad attivare progetti e proposte tese a garantire agli ospiti un soggiorno attivo, una partecipazione costante ai principali eventi sociali e culturali nogaresi, un legame significativo con la loro terra d’origine. Numerose sono le collaborazioni del “Pio Ospizio San Michele” con le scuole, con la locale biblioteca, con la Parrocchia, con il Comune: il bel parco della Casa, ha recentemente ospitato la serata conclusiva di questa edizione del “Simposio dei Poeti” e, attualmente, è sede di alcune attività del grest parrocchiale.
“L’Amministrazione della nostra Casa di Riposo – ha detto il Sindaco di Nogara e Presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini- ha ben operato negli ultimi anni. Ha dimostrato efficienza nella gestione del difficile periodo della pandemia, distinguendosi anche per aver accompagnato e sostenuto con umanità, empatia ed affetto tutti gli ospiti della struttura: questo aspetto è tutt’altro che trascurabile se si considera che gli anziani, in ottemperanza alle norme relative all’emergenza sanitaria, non potevano ricevere il conforto e l’abbraccio di familiari ed amici che li potessero incoraggiare a superare quel terribile momento. Abbiamo quindi pensato ,insieme a tutti i Consiglieri che siedono in Consiglio Comunale – conclude Pasini- di dare continuità al mandato della Presidente nella certezza che, continuando ad operare in sinergia con il Cda, il personale ed il territorio, saprà centrare gli obiettivi prefissati”.
La presidente Silvia Zanetti ha sottolineato che poter lavorare “nella nostra Casa di Riposo per altri cinque anni, ci permetterà di riprendere i progetti che avevamo dovuto sospendere a causa dell’emergenza Covid. Molte sono gli aspetti da rivalutare: servono un salto di qualità ed un ammodernamento, sia da un punto di vista strutturale che informatico, allo scopo di realizzare una gestione più snella e rispondente alle esigenze di ospiti sempre più pluripatologici, ma altrettanto digitalizzati e desiderosi di conservare dignità e una significativa qualità della vita”.
La presidente ha ricordato che “L’impegno maggiore sarà di tipo economico: è indispensabile equilibrare costi sempre più pesanti, con qualità e personalizzazione del servizio riservato ai fragili. Casa San Michele, accoglie i nostri nonni, il nostro passato, il nostro ponte lanciato verso il futuro. E’ un luogo di affetti, di tenerezza che spero di gestire con i colleghi e con tutto il personale, sempre con passione cercando e vedendo negli occhi di ciascun anziano lo sguardo amorevole dei miei genitori”. Una gestione, dunque, che continuerà a metterci “la testa e il cuore”, che vive il presente, non trascura il passato ed ha sempre lo sguardo proteso al futuro”.