Nogara. All’asilo nido il cantiere resta aperto All’esterno ci sono lavorazioni non ultimate. La sospensione risale a settembre 2024

Negli ultimi mesi l’opposizione in consiglio comunale a Nogara ha sollevato la questione dei lavori non finiti all’asilo nido “8 marzo” formalizzando anche un’interrogazione. Sulla questione c’è da segnalare anche una comunicazione che i genitori dei bambini che frequentano il nido hanno inviato al gestore del servizio, constatando il perdurare della situazione di incertezza e non proseguo dei lavori di ristrutturazione della struttura, che ad oggi non risulta pienamente utilizzabile. Nella lettera si ricorda che a causa dei lavori iniziati nel luglio 2024, l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025 è stato posticipato di alcuni giorni, senza preavviso e creando disagi alle famiglie. Segnalano inoltre che la struttura dell’Asilo Nido comunale “ 8 Marzo ” risulta essere esternamente ancora un cantiere aperto, con lavorazioni non ultimate che possono recar danno ai bambini. Senza dimentiche che le educatrici, impossibilitate ad utilizzare l’area esterna, non possono promuovere l’educazione all’aperto ed i bambini sono confinati tutto il giorno esclusivamente all’interno delle stesse stanze, nonostante l’uscita in giardino sia prevista dal piano formativo. I genitori alla fine di dicembre avevano chiesto delucidazioni all’amministrazione comunale circa i lavori di ristrutturazione iniziati a luglio 2024 e sospesi ad inizio settembre. Il sindaco Flavio Pasini aveva comunicato, tra le altre cose, che “le interruzioni e gli spostamenti delle attività ludico-didattiche sono stati concordati e coordinati con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) della cooperativa che gestisce il servizio in concessione dell’asilo nido, che l’area di cantiere risulta correttamente delimitata e non vi sono lavorazioni che possono determinare danno alle attività ludico-didattiche”. Allo stato attuale i genitori ricordano che stanno pagando le prestazioni educative dell’infanzia a tariffa “piena”, senza alcuna decurtazione/ sconto, anche se la struttura non è del tutto utilizzabile. Molti genitori della Sezione blu e della Sezione gialla stanno pensando concretamente di spostare i loro bimbi in strutture di paesi limitrofi, stanchi di una situazione di incertezza che sembra dover proseguire anche per il prossimo anno. Investito del problema, il consigliere di minoranza Mirco Moreschi ha protocollato una lettera per sollecitare una risposta immediata dell’amministrazione comunale.