È il diciassettesimo esercizio chiuso nell’arco degli ultimi nove mesi. Resterà sospesa per 30 giorni l’attività del circolo privato “Ecate” di Via Caselle, a Nogara. Le gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica che generano i pubblici esercizi che costituiscono il ritrovo di malfattori e persone in stato di alterazione rappresentano una criticità che si ripercuote sulla sicurezza e la tranquillità delle persone. Un tema, quello dell’etica di impresa, che non può essere sottovalutato dagli esercenti operanti sul territoio e che impone una particolare attenzione per le Forze dell’Ordine, ma anche da parte delle categorie di imprenditori interessati. Gli agenti delle Volanti e della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione, insieme ai militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno notificato al legale rappresentante del circolo privato il provvedimento di sospensione della licenza emesso dal Questore di Verona, su richiesta dell’Arma dei Carabinieri, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza. La chiusura temporanea si è resa necessaria alla luce di un’attività di controllo condotta a partire dal 2022 dalle Forze dell’Ordine: molteplici sono stati, infatti, gli interventi dell’Arma dei Carabinieri per sedare risse e liti tra i clienti del circolo. Nella maggior parte delle occasioni, i militari intervenuti si sono trovati a dover far fronte ad avventori molesti ed ubriachi e perseveranti nella loro condotta aggressiva. Da ultimo, lo scorso dicembre, gli operatori intervenuti – contattati dai residenti per sedare le urla che, a tarda notte, provenivano dal circolo – erano stati accerchiati da un gruppo di nordafricani a tal punto da impedire loro di scendere dal mezzo di servizio. In altre occasioni, ancora, in fase di accertamento, è emerso che gli avventori – che si erano resi autori di condotte aggressive – versavano in stato di alterazione alcolica. Nonostante i ripetuti controlli dal gennaio 2022 ad oggi, non risulta che la frequentazione del locale sia mutata nel tempo. Il provvedimento si è reso, pertanto, necessario in considerazione dell’esigenza di garantire l’ordine e l’incolumità dei cittadini nella misura in cui, alla luce di quanto emerso, l’attività svolta dallo stesso favorisce la perpetrazione di condotte illecite e costituisce ricettacolo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose.