“No ghè nessuno che cucina come mi” – di Fabio Ridolfi Lo diceva mamma Silvana, che gestisce con Sabrina e Michela la Trattoria all’Isolo

“Le stelle le vedo quando vien sera, però anche quest’anno siamo segnalati nella guida Osterie d’Italia”.
E la targa del Ristorante Tipico Di Verona appesa in bella vista dietro al bancone, una delle quindici premiate dal Comune con questa onorificenza. Un via vai di tanta gente anche a pranzo, accolta dalla figlia Sabrina e dal profumo del risotto al tastasal, che “le sa pronto”. L’altra figlia Michela in cucina, sotto lo sguardo vigile di mamma Silvana: “Nella mia famiglia erano tutti capaci di far bei piatti, nessuno però che lo facesse di lavoro. Io mi sono appassionata fin da piccola, giocavo con le pentoline, ma mia mamma era molto gelosa delle sue ricette, perché come la disea: no ghe nessuno che cusina come mi”.
Siamo stati alla Trattoria all’Isolo, ovviamente in Piazza Isolo, ad assaggiare delle pappardelle veraci con il ragù di coniglio, tutto rigorosamente fatto in casa.
Silvana, da dove parte la sua storia?
Prima di arrivare qua, lavoravo in diverse trattorie, dove ho imparato i piatti della tradizione. E nel ’94 con me marì, che all’epoca faceva il geometra, abbiamo deciso di aprire questo posto. Tanto ho imparà, ma anche tanto ho dato.
Le figlie come sono?
Brave, no ghe niente da dir. Sabrina lavora con noi da 20 anni, mentre Michela la me piccolina, anche se ormai la fa 40 anni, è subentrata di recente. Disemo che mi son el perno e preparo i piatti più storici.
Quali sono questi piatti?
I classici della tradizione veronese, la pasta con il sugo d’anatra, i ravioli ripieni di monte veronese e tartufo della lessinia. Il risotto col tastasal, il lesso con la pearà, la pastissada, il fegato alla veneziana e poi vanno tanto le pappardelle al coniglio e il baccalà.
La zona com’è cambiata in questi anni?
Prima c’erano tanti vecchiotti e da quando hanno rifatto la piazza, la zona è anche decisamente migliorata.
Qual è la prima cosa che pensa del suo locale, quando si sveglia la mattina?
Che questo posto deve andare avanti così, con questa tipologia. L’ho fatta nassar mi, e dopo i primi anni che dava un po’ di preoccupazioni, ora son solo soddisfazioni: soprattutto perché il cliente viene una prima volta e poi ritorna.

LA RICETTA DEL GIORNO. Le pappardelle al coniglio

Partiamo dal sugo.
Coniglio disossato, macinato grosso, si fa un soffritto di sedano, carote e cipolla, olio e io uso il dado senza glutammato. Soffriggo la carne, aggiungo un po’ di brodo, e poi faccio cuocere almeno un’oretta a fuoco lento.
E le pappardelle?
Fatte da noi, per un kg di farina di semola di grano duro utilizzo sette uova.
Vino da abbinarci?
Un Valpolicella classico o superiore Domini Veneti
Prezzi?
Coperto 2€, primi 8, secondi 12, dolci 5.