Un incontro cordiale, concluso con la reciproca dichiarazione di massima disponibilità a collaborare per lo sviluppo del “sistema Verona”: la Giunta esecutiva di Confcommercio Verona ha ospitato il sindaco Federico Sboarina in un incontro nel quale sono stati affrontati i temi cari all’associazione guidata da Paolo Arena; dalla mobilità alla Ztl, dalla sicurezza allo sviluppo commerciale, dalla promozione turistica all’abusivismo, dall’utilizzo delle piazze alla Fondazione Arena, fino alle tende di piazza Erbe. “Le organizzazioni di categoria”, ha detto Sboarina, “saranno un riferimento e i temi sul tavolo sono davvero tanti. Tra questi, la preoccupante situazione dei centri commerciali: ciò che esiste oggi a Verona sud rappresenta solo il 10% di quello che verrà realizzato nell’area; interverremo dove si potrà per cercare di porre rimedio”. E Poi ancora. “Il progetto del Traforo che finora è stato oggetto del lavoro degli uffici sarà definitivamente archiviato perché non ha i presupposti di sostenibilità finanziaria”, ha aggiunto, “mentre stiamo molto lavorando sul progetto del filobus, che si presenta complicato”. “Quella della Fondazione Arena – ha proseguito Sboarina – è una scommessa che riteniamo di poter vincere nel prossimi cinque anni: è già pronto il cartellone dell’extra lirica del prossimo anno fino a luglio, la stagione areniana beneficerà di più soldi del passato. Possiamo “girare” alla Fondazione svariati milioni di euro proprio con l’extra lirica e fare un ragionamento con la Camera di Commercio”. Su questo punto, Paolo Arena ha spiegato che l’ente camerale, a seguito della riforma, ha subito un drastico taglio di risorse per cui bisognerà trovare percorsi condivisi per assicurare ulteriori risorse alla Fondazione Arena, fonte di straordinario indotto per la città e la sua provincia. “Chiediamo un aiuto dal punto di vista legislativo perché troppe volte le iniziative imprenditoriali che potrebbero dare valore al territorio vengono frenate dalla burocrazia”, ha aggiunto il presidente di Confcommercio Verona, che ha ribadito la necessità di colpire duramente la proliferazione di strutture ricettive irregolari: “ormai rappresentano il 60% dell’offerta complessiva di Verona, è inaccettabile”.