Sarà in vigore fino al 6 aprile (vacanze di Pasqua comprese) il nuovo Dpcm, il primo firmato dal premier Mario Draghi. E l’impianto di massima non sarà diverso da quello in scadenza il 5 marzo. La variante inglese, a maggior diffusione, sarà presto prevalente. L’Rt si appresta a superare la soglia 1. Le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%. Con questi dati, come ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa in Parlamento, «non ci sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia». A prevalere sarà insomma la linea della prudenza, malgrado il leader della Lega Matteo Salvini continui a reclamare «un cambio di passo» e nella maggioranza si allargano le richieste di riaperture serali di ristoranti ed altre attività.
IN ATTESA DEI DATI. Per una definizione del Dpcm si attendono i dati del monitoraggio settimanale del venerdì. E nella stessa giornata, con largo anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, sarà resa disponibile una prima bozza del testo, secondo quanto riferito dal ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, nel corso di un incontro in videoconferenza con le Regioni, presente anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. Gelmini ha ribadito anche che per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì. Il sistema a fasce verrà mantenuto. «Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi» ha ribadito Gelmini.
La strada è quella di continuare a differenziare le misure sul piano regionale, agendo in modo proporzionale alla situazione di contagio di ciascun territorio. Una strategia che ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati. Molti governatori di tutti gli schieramenti (dal toscano Pd Giani al leghista veneto Zaia) chiedono di inserire i primi segnali di riapertura nelle zone gialle: i ristoranti anche la sera, teatri e cinema, musei anche nei weekend, oltre che palestre e piscine. Ma sarà difficile che il governo ceda a parte qualche piccola concessione.
NIENTE SPOSTAMENTI.Il blocco degli spostamenti tra regioni, per il momento, è previsto fino al 27 marzo ma, vista la scelta del governo di prolungare le misure del nuovo Dpcm fino al 6 aprile, è prevedibile che venga allungato fino a dopo Pasqua. Resta possibile spostarsi solo per motivi di lavoro, salute, necessità o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.