“NIENTE PACE SENZA ACCORDO USA-URSS” L’ex premier Prodi si è detto preoccupato per il deterioramento dei rapporti Il premio “Protagonista” a Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo

“Nei rapporti con la Russia assistiamo a un progressivo deterioramento che mi preoccupa, con tensioni verbali che richiamano alla Guerra Fredda. Il punto cruciale è l’Ucraina, dove si è trasformato un ponte in un campo di battaglia che ha reso difficile anche la situazione in Siria e in Medio Oriente. E senza un accordo tra Russia e Stati Uniti non si riuscirà ad arrivare alla pace in Siria e in qualche modo a una tregua in Medio Oriente. E questa è un’ammissione automatica della debolezza dell’Europa”. Lo ha detto, al 5° Forum Eura­siatico di Verona che si è aperto ieri mattina, il presidente per la Fondazione per la Collabo­razione tra i popoli, Romano Prodi. Il Forum, lo ricorfdiamo, è organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Fonda­zione Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo. “Rivolgo un particolare e sentito ringraziamento – ha detto  il sindaco Flavio Tosi – al presidente di Conoscere Eurasia Antonio Fallico che, già nove anni fa, aveva inaugurato un percorso che ha messo la città di Verona in posizione centrale nel rapporto istituzionale tra l’Italia e la Russia, ben comprendendo l’importanza degli scambi economici, commerciali, turistici e culturali che legano fortemente queste due realtà. Rapporti che devono tendere sempre alla collaborazione, perché i conflitti a cui stiamo assistendo nell’ultimo periodo producono gravi danni alle parti e soprattutto all’economia italiana e veronese, che vive di turismo e di export. Mi auguro che questo Forum sia un’occasione per superare velocemente queste tensioni”.

Il ‘Premio Protagonista’ è stato conferito nel corso del Forum Eurasiatico di Verona al presidente emerito di Intesa San­paolo, Giovanni Bazoli, dal presidente dell’Associazione Cono­scere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Falli­co.“Per Giovanni Bazoli la Russia non è soltanto un mercato importante per sviluppare grandi affari – recitano le motivazioni –, ma anche un Paese strategico e vitale per i suoi valori culturali e religiosi e per la sicurezza internazionale. Per il Paese di Pushkin nutre un grande amore e ancora oggi Tolstoj e Dostojeskij sono fra i suoi più amati maestri di vita e di fervore intellettuale e culturale”. Il premio è conferito dal Forum Eurasia­tico e dall’Associazione Cono­sce­re Eurasia alle personalità che si sono contraddistinte per aver sviluppato il dialogo e le relazioni con la Federazione Russa. Inevitabile parlare di energia e di petrolio, come ha fatto il presidente e Ceo di Rosneft, Igor Sechin. Il presidente della maggior compagnia petrolifera al mondo ha poi parlato dell’attuale situazione del mercato energetico. “L’ec­ces­so di offerta mondiale di petrolio terminerà nel prossimo anno e mezzo – ha detto – con il prezzo che sarà superiore ai 55 dollari per barile. Il mercato si sta sviluppando in maniera economicamente sostenibile – ha detto – ed entro il 2040 il fabbisogno potrebbe crescere di almeno 40milioni di barili al giorno, con una domanda di risorse che potrebbe superare di 4 volte quelle estrattive dell’Arabia Saudita”. Secondo Sechin, “la Russia potrà aumentare l’estrazione di petrolio di 200 milioni di tonnellate l’anno. “ome ha detto il premier Renzi, l’economia può lavorare solo se vince la logica dell’apertura, ha concluso,”e non della chiusura. Sono contento di lavorare con l’Euro­pa, partner ideale”. Il Forum prosegue oggi con oltre 60 relatori.

U. C.