Portare i “nidi” negli spazi di coworking nei quali operano madri lavoratrici, con il duplice vantaggio di mantenere, nonché favorire l’occupazione femminile e incrementare le nascite. Un vuoto sul quale Verona è in estremo ritardo, e il candidato alle primarie Pd Dmiano Fermo, a differenza degli sfidanti e dei numerosi partiti che si richiamano alla famiglia ma nulla progettano in tal senso, ne ha fatto il punto centrale delle proprie politiche familiari. «La popolazione è in costante invecchiamento e le nascite sono in calo. In tale contesto, il primo soggetto da tutelare e su cui investire sono le donne. Dobbiamo dunque trovare il modo di sfruttare tutti gli strumenti a disposizione per incentivare programmi di conciliazione vita-lavoro e consentire alle madri di non rinunciare né alla cura dei figli né alla propria realizzazione professionale. La conciliazione vita-lavoro è un diritto che va esteso anche alle libero-professioniste organizzate, ad esempio, nei co-working, dentro i quali potremmo portare asili nido con servizio di babysitting integrato». Un tale modello esiste già. Si trova nel milanese e si chiama “Piano C”. «Il mio primo impegno in caso di elezione a sindaco – rimarca Fermo – sarà quello di incentivare l’Ufficio Progettazione del Comune a selezionare i bandi regionali e nazionali che stanziano risorse per madri lavoratrici di modo che anche Verona abbia il suo Piano C e l’amministrazione comunale faccia la sua parte».