Come si dice, “uno che ha scalato tutti i gradini”. Ha allenato Maddalena Mazza, Sona, Concordia, Foroni. Ha guidato pure due squadre femminili, San Martino e Bussolengo. E’ partito dal basso, Paolo Nicolato, vicentino d’origine (è nato a Lonigo), ma veronesissimo di Sommacampagna.
Nicolato è uno dei “gioielli” della Figc azzurra, il tecnico dell’Under 21, che ha appena portato alle finali del campionato europeo. Un ruolino di marcia da grande allenatore, qualità che aveva già espresso ai tempi del Chievo, condotto allo scudetto del campionato Primavera (successo storico, per la società gialloblù). Poi, dopo l’altalena al Lumezzane (serie C) eccolo in azzurro, dov’è partito dall’Under 18, salendo, a suon di risultati, fino all’Under 21, serbatoio (oggi più che mai) della Nazionale maggiore.
E anche con l’Under, fatta e rifatta, ridisegnata più volte dopo il “travaso” di molti azzurrini tra i grandi, ecco i risultati. Ecco il gioco. Ecco, soprattutto, un clima che da tempo “non si vedeva tra i ragazzi” osservano i dirigenti federali. “Nicolato vince e convince, c’è il gioco, ma ci sono anche valori umani molto forti. E i ragazzi lo adorano”.