“Si ad un centrodestra inclusivo e moderato, mai alleanze con chi ha tradito i nostri valori e gli elettori facendo per anni da stampella la fallimentare governo Renzi solamente per interessi e tornaconti personali. Impensabile il ritorno alla casa madre di chi fino a ieri ha sostenuto le politiche targate Boschi-Alfano-Boldrini correndo alle amministrative contro Forza Italia e tutto il centrodestra e oggi si offre elemosinando un posto in lista alle prossime politiche. Ha ragione Quagliariello, servono paletti chiari e precisi: chi votò sì a referendum stia fuori”. Cosi Stefano Casali, coordinatore veneto di Idea e consigliere regionale di Centro Destra Veneto commenta il dibattito in corso in queste ore sulla proposta di Silvio Berlusconi di aprire il perimetro politico e le future alleanze del centrodestra anche ad alcuni gruppi centristi. “Dopo la batosta delle recenti amministrative è scattata la corsa al “ricollocamento” verso Berlusconi da parte di personaggi che fino a ieri hanno sostenuto Renzi e il suo governo, votando Si al referendum e ricevendo addirittura l’investitura e l’appoggio ufficiale del segretario del Partito Democratico al ballottaggio del 25 giugno – sottolinea Casali – Tra questi personaggi vi è anche chi è stato designato dai vertici Dem come asse portante di un nuovo centrosinistra allargato che include Pisapia, Tosi e Zanetti. Un loro ritorno sarebbe oltre che inutile, estremamente dannoso e fuorviante nei confronti di migliaia di elettori italiani che il 25 giugno si sono espressi in maniera chiara e forte contro Renzi e le forze neocentriste di Alfano, Tosi e Zanetti che per anni lo hanno sostenuto”. Conclude Casali: “A Verona abbiamo dimostrato che un centrodestra forte, coeso, allargato anche a forze moderate, liberali e cristiane, esiste già ed è largamente vincente. Il vero centrodestra, quello tradizionale, composto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e liste civiche, non ha bisogno di raccattare “brandelli” provenienti da cespugli di neo-Democrazia Cristiana di serie B. Come Idea prendiamo quindi formalmente le distanze da chi ha contribuito fattivamente ai disastri politici di questi anni e da chi ha sostenuto il SI al referendum contro tutta l’area del centrodestra, chiedendo adesso di rientrarvi”.