«La prossima settimana sarà impegnativa. Siamo fortemente preoccupati per quello che sta accadendo a Verona». Il messaggio di Luca Zaia, purtroppo, è forte e chiaro. «Le terapie intensive sono sotto tensione. Per questo stiamo allestendo ancora postazioni» ha proseguito il governatore del Veneto, che durante il consueto punto stampa ha aggiunto: «Spero sia un fine settimana determinante». Zaia ha fatto capire che l’anno scolastico potrebbe essersi chiuso già da un pezzo: «Forse le scuole non riapriranno più, la vedo dura mettere a repentaglio la salute dei ragazzi e creare un popolo di contagiatori. Dalle nostre statistiche» ha precisato «abbiamo anche ragazzi e adolescenti ricoverati, ce n’è per tutti».
FARMACI E SPERANZA
Poi una novità che potrebbe contribuire a ridurre i contagi, o comunque ad attenuare la potenza del virus: «Dall’Aifa è arrivato l’ok e si riunito il comitato tecnico scientifico regionale per avviare l’infusione dell’idroclorochina in Veneto. Se somministrato a casa» ha spiegato il governatore «potrebbe aiutare a combattere i primi sintomi di Coronavirus. È un livello estremo di cura, per evitare che i pazienti peggiorino». Inevitabile un focus sugli anziani, i più colpiti dalla pandemia: «Il Covid-19 purtroppo verrà ricordato come il virus delle case di riposo. In queste strutture inviamo i dispositivi alle Ulss, so che gli operatori sono in difficoltà, riescono a cambiare una mascherina al giorno, quando bisognerebbe farlo ogni 4 ore. Abbiano 13,5 milioni di materiali in arrivo a giorni, stiamo rivedendo le quote di invio. Nel giro di qualche giorno 100 mila test rapidi saranno per il personale. È un punto nevralgico e delicatissimo, perché il virus trova un substrato favorevole». Zaia è tornato ad attaccare l’Unione Europa: «Mi chiedo perché l’Italia continui a rispettarla, perché questa sudditanza nei confronti di Bruxelles. Un’Europa che ha senso di esistere, e secondo me lo ha, davanti a una crisi planetaria deve prendere posizione.
PARLA SBOARINA
«Oggi invece cosa sta accadendo?». Da Palazzo Barbieri anche il sindaco Federico Sboarina ha tirato le somme di questa nuova terribile settimana. «Voglio precisare che la pulizia delle strade si è fermata nei giorni scorsi a causa delle temperature basse. Vengono fatti circa 150 chilometri al giorno con 5 squadre per la pulizia dei cassonetti e due autobotti». Capitolo mascherine: «Le stiamo distribuendo, chiedo a tutti un po’ di pazienza, siamo in quasi 300mila e stiamo raggiungendo tutti. L’unico incoraggiamento che mi sento di dare adesso è quello di non mollare, perché non sappiamo esattamente quando, ma finirà, quindi ora è necessario non calare l’attenzione. L’unica arma che abbiamo è quella di evitare i contatti. I numeri di questi giorni non devono demoralizzarci, devono darci il coraggio di credere che questa situazione finirà».
A.G.