“Ancora una volta il nome di Verona è citato come esempio negativo. D’altronde viviamo in una città in cui la partecipata dei rifiuti, l’Amia, si vanta della percentuale di raccolta differenziata che però colloca Verona ultima in Veneto e tra le ultime città d’Italia. Ora arriva la mazzata di Legambiente nella graduatoria delle città più in salute”. Michele Croce, candidato sindaco della coalizione di liste civiche “Verona Pulita”, commenta i dati diffusi da Legambiente sull’ecosistema urbano. “Abbiamo perso oltre 40 posizioni, quindi a poco servono le giustificazioni: ciò che serve ai veronesi è voltare pagina, è far giocare i propri figli in un Arsenale in cui possibilmente non si rischino malattie gravi, riciclare di più e pagare di meno. Verona Pulita ha dedicato una parte importante del programma alla tutela dell’ambiente, prevedendo una serie di azioni e i relativi benefici: dalla differenziata spinta alla riconversione degli impianti di smaltimento; dall’operatore ecologico di quartiere alla tariffazione puntuale dei rifiuti. E poi subito il “central park” di Borgo Roma e altri polmoni verdi, inclusi e connessi con l’anello verde attorno alla città”.