Continuano a crescere gli investimenti nel settore delle costruzioni, trascinati dalla ripresa delle opere pubbliche. Se nel 2018 il valore complessivo in Italia aveva superato i 139 miliardi di euro, si prevede a fine 2019 un aumento del 3,5%, pari a 4,8 miliardi di euro e nel 2020 di ulteriori 3,3 miliardi (+2,4%). Le stime arrivano dal Monitor edilizia di ottobre 2019, elaborate dall’Osservatorio Samoter-Prometeia. L’indagine analizza ogni trimestre l’andamento del comparto e rappresenta uno strumento che Samoter, il Salone internazionale macchine per costruzioni (Veronafiere, 21-25 marzo 2020), fornisce alle aziende per aiutarle a interpretare le evoluzioni del mercato. Nonostante il lieve rallentamento del secondo trimestre, si conferma (al +3,5%) la stima di crescita degli investimenti in costruzioni nel 2019. Una tendenza diffusa in tutti i comparti di attività, incluso il Genio civile che, beneficiando della ripresa degli investimenti pubblici, ripartirà dopo una lunga fase di contrazione. A far ben sperare, in particolare, è l’andamento degli investimenti fissi lordi delle pubbliche amministrazioni, in crescita del 6,9% nel primo semestre grazie alle misure adottate negli ultimi anni, a partire dallo sblocco degli avanzi di bilancio delle amministrazioni locali per la realizzazione di opere pubbliche. Nel 2020-2021 è attesa un’ulteriore crescita delle costruzioni, intorno al +2% medio annuo. L’impulso principale si attende dal Genio civile, nell’ipotesi che sia data effettiva attuazione ai provvedimenti legislativi varati di recente a sostegno delle costruzioni (Decreti “Sblocca cantieri” e “Crescita”). Il nuovo esecutivo ha confermato l’impegno al rilancio delle infrastrutture e alla riqualificazione urbana, annunciando lo stanziamento di risorse aggiuntive nella Legge di bilancio per il 2020. In particolare, sono considerati prioritari il piano dell’Anas per la manutenzione straordinaria e gli investimenti nella rete ferroviaria inclusi nell’aggiornamento del Contratto di programma di RFI per il 2017-2021. Nello stesso periodo anche l’edilizia residenziale dovrebbe mantenere un profilo espansivo, sebbene a ritmi più contenuti di quelli del biennio 2018-2019, continuando a beneficiare del contributo positivo degli investimenti nella riqualificazione.