Nel 1983 che “regalo” dallo Stato!

Alla fine del 1983 il Comune di Verona riceve dallo Stato un finanziamento straordinario di 27 miliardi e mezzo.
Si tratta di un fondo perequativo inaspettato, una vera e propria manna dal cielo, che lo Stato ha assegnato ai comuni italiani più virtuosi, fra cui Verona, che hanno scelto di non indebitarsi per espandere la spesa corrente.
Il consiglio comunale delibera quindi la ripartizione del finanziamento: 8 miliardi andranno alle circoscrizioni per le spese di manutenzione ordinaria, 5 miliardi 400 milioni per l’edilizia pubblica, 1 miliardo per il primo lotto del restauro della Gran Guardia, 2 miliardi e mezzo per interventi in campo sociale, 2 miliardi 400 milioni per parcheggi e aree per autotrasportatori nel Quadrante Europa, mezzo miliardo per restaurare l’ex asilo Camploy trasforman
dolo in un teatro.
Infine, un altro mezzo miliardo per il restauro dell’ex Macello ai Filippini destinandolo ad ospitare botteghe e laboratori artigiani.