Sono iniziati i lavori per la definizione del Piano di Zona 2020-22 del Distretto 4 Ovest Veronese dell’ULSS 9 Scaligera. Amministratori locali e tecnici dell’azienda socio sanitaria si sono riuniti al Teatro DIM di Sandrà di Castelunuovo del Garda, per definire la programmazione dei servizi sociali per i prossimi tre anni, insieme a tutti i soggetti del terzo settore coinvolti: cooperative sociali, associazioni, volontari, medici di medicina generale, Ipab, sindacati, istituti scolastici e professionali. All’incontro hanno partecipato il direttore generale dell’ULSS 9, Pietro Girardi, il Direttore dei Servizi Socio Sanitari, Raffaele Grottola, il sindaco di Castelnuovo, Giovanni Dal Cero, il presidente del comitato del sindaci dell’Ovest Veronese, Gianluigi Mazzi, e il presidente della Conferenza dei sindaci dell’ULSS 9, Flavio Pasini. Sono sei le aree di intervento prese in esame nei tavoli di lavoro tematici, delineate nella Delibera della Regione Veneto n. 426 del 9 aprile 2019: famiglia, infanzia e adolescenza; anziani; disabilità; dipendenze; salute mentale; povertà e inclusione sociale.
«Nel programmare cosa si farà nei prossimi tre anni in questi ambiti – sottolinea Girardi –, ho chiesto si consideri attentamene l’evoluzione della società nel prossimo futuro. La piramide dell’età si invertirà, con tanti anziani, pochi giovani e famiglie sempre meno numerose. Questo scenario va tenuto in seria considerazione fin da subito nel Piano di Zona, per affrontare tale realtà con congrua tempestività. La grande partecipazione a questo evento testimonia quanto sia importante la collaborazione con il volontariato, le associazioni, i medici di medicina generale e tutti gli altri attori coinvolti, ai quali va il nostro ringraziamento. Fino ad oggi ciò ha permesso di fornire un servizio di qualità
alla popolazione. Confido su questa sinergia anche per il futuro. Solo con il dialogo e facendo squadra insieme si consentirà un’elevata qualità dei servizi». Le Linee guida regionali delineano il quadro entro il quale attuare una programmazione integrata e partecipata, superando frammentazioni e sovrapposizioni attraverso una progettazione trasversale. «Per ciascun ambito tematico – spiega Raffaele Grottola – entro il prossimo ottobre andranno analizzate le necessità del territorio per mantenere e potenziare i servizi sociali e socio sanitari esistenti, a sostegno delle fasce più deboli della società».
Si tratta di un processo partecipato che mira a valorizzare i soggetti attivi e facilitare l’incontro delle responsabilità e delle risorse disponibili. «L’avvio dei lavori dei nuovi Piani di Zona è un appuntamento estremamente importante per il tessuto sociale di tutto il Veronese. Si inizia dal Distretto dell’Ovest Veronese, per proseguire con il Distretto 3 della Pianura veronese. Tutti i gruppi sono già operativi per lavorare concretamente su tematiche fondamentali per il welfare di comunità».