Nazionale Femminile di Pallavolo del Pakistan in trasferta in Italia

Una vera e propria conquista che la squadra ha raggiunto grazia ad una campagna di crowdfunding online lanciata direttamente dalla coach, dopo che la Nazionale Femminile di Pallavolo del Pakistan aveva negato ogni sostegno per le spese che le atlete avrebbero dovuto affrontare.

Martedì 11 giugno Alessandra Campedelli accompagnerà le ragazze della nazionale nell’incontro dal titolo “Oltre la rete” che si terrà alle 18.00 nella sala conferenze della Vecomp Academy. Informazioni e iscrizioni sul sito Vecomp Academy.

Nazionale Femminile di Pallavolo del Pakistan

Alessandra Campedelli – l’allenatrice della Nazionale Femminile di Pallavolo del Pakistan – è una donna con una forza di volontà incrollabile, che quando si trova davanti a una sfida, la affronta con ogni mezzo a sua disposizione, mettendosi in gioco anche quando il rischio
personale è altissimo.

Fin dagli inizi della sua carriera, c’è un obiettivo molto chiaro a guidare le sue scelte: dimostrare che lo sport e l’attività fisica sono indispensabili mezzi di inclusione. Nel 2019, come allenatrice della nazionale femminile sorde, ottiene risultati eccellenti, non solo dal punto di vista delle medaglie conquistate ma anche dell’impatto sociale raggiunto: per la prima volta alle selezioni successive, si presentano troppe atlete rispetto i posti disponibili

Nel 2021 viene accettata la sua candidatura come allenatrice della nazionale femminile volley in Iran, un Paese in cui la disparità di genere è una realtà tangibile. Un’esperienza che l’ha coinvolta emotivamente e fisicamente ma che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli culturali, l’ha portata a vincere l’argento alle Olimpiadi dell’Islam nel ’22.

Ora, una nuova sfida, in qualità di allenatrice della nazionale femminile del Pakistan. Il suo obiettivo? Dare, a queste giovani atlete, un sogno da raggiungere, qualcosa che le stimoli e le porti a crescere. Ecco perché adesso si trovano in Italia, dove potranno allenarsi in ambienti idonei e contesti totalmente diversi da cui sono abituate, in cui le strutture non solo non sono adeguate ma anche pericolose.