È ora di chiarire le cose una volta per tutte: il Grinch non odia il Natale. Si tratta di un fraintendimento, di un equivoco su cui da anni poggia la cultura pop natalizia. Il problema del Grinch non è il Natale, perché il vero seme del suo odio sono le persone. È a causa delle persone se vive sulla cima di una montagna, lontano da tutti. Sapete chi odia il Natale senza riserve, invece?
Gianna. Gianna odia il Natale. Lo detesta ad un punto tale che la miniserie che la vede protagonista etichetta questo suo sentimento viscerale sin dal titolo: apparsa nel dicembre 2022 su Netflix, “Odio il Natale” segue infatti il travagliato rapporto di Gianna (Pilar Fogliati) con le festività, esplorando ogni aspetto della sua vita privata, dalla sua famiglia ai suoi amici, dal suo lavoro alla sua complessa vita privata. Ma cos’è che spinge la giovane ed esuberante Gianna a covare un risentimento tale nel confronto di alberi, decorazioni, presepe e cenoni?
La risposta ci viene data sin dai primi minuti della serie: arrivata alla soglia dei trent’anni, Gianna non sopporta l’idea di trascorrere le feste in famiglia da single. Da quando il fidanzato Francesco l’ha lasciata, anni prima, la vita sentimentale della protagonista non sembra riuscire a spiccare il volo. Come se non bastasse, l’assenza di un partner da portare a casa a Natale la vede costretta sedersi al tavolo dei bambini e, soprattutto, a sopportare lo sguardo inquisitorio e le battute acide della madre. Ma quest’anno sarà diverso, si ripromette Gianna: è ora di trovare qualcuno da far sedere accanto a lei al Cenone della Vigilia. A meno di trenta giorni dal 25 dicembre, la nostra infermiera si aggira determinata tra le strade di Chioggia alla ricerca di un fidanzato che le salvi il Natale.
Fortemente intriso di riferimenti pop (uno su tutti il tributo al film cult natalizio “Love Actually”) l’adattamento italiano targato Netflix della fortunata serie norvegese “Natale con uno sconosciuto” è una commedia romantica frizzante e arguta, perfettamente capace di conciliare intrattenimento, romanticismo, humour e spunti di riflessione seri. E se, da un lato, la regia vivace dei CRIC (Davide Mardegan e Clemente De Muro) fornisce una base solida per il successo di questo format, a fare davvero la differenza è Pilar Fogliati, casting più che azzeccato per il ruolo dell’antieroina. Ibrido perfetto tra la cinica irriverenza di Fleabag e il goffo idealismo di Bridget Jones, la Gianna di Fogliati ci racconta in maniera originale la percezione negativa e controcorrente del Natale, coinvolgendoci in una storia dalle mille sfumature, perfettamente capace di parlare ad ognuno di noi.
Ps. Buon Natale!
VOTO: 9
Martina Bazzanella