Nata in osteria a Veronetta ma la meta è la montagna Nel lontano 1923 ha preso il nome del martire alpino per eccellenza. Per la volontà di alcuni appassionati decisi a ritornare sulle vette a conclusione delle vicende della Grande Guerra.

Bello e prezioso. Splendido e fragile. L’ambiente montano è un ecosistema da proteggere, promuovere e vivere. In pace, in semplicità e in compagnia. La sezione Cesare Battisti del Club Alpino Italiano di Verona se ne occupa da un secolo, accompagnando le persone ad una frequentazione consapevole della montagna. La sezione prese questo nome perché, come racconta la Presidente Rossella de Vecchi, “nel lontano 1923, i soci fondatori, calati nell’atmosfera emotiva e culturale del tempo, che vedeva un’unione sacra tra la patria e la montagna, videro in Cesare Battisti il martire alpino per eccellenza”.
Come è nata la vostra realtà? 
La sezione Cesare Battisti del Club Alpino Italiano ha compiuto cent’anni il 5 Maggio del 2023. Nata come gruppo spontaneo per la volontà di alcuni pochi appassionati di montagna decisi a ritornarci a conclusione delle vicende della Grande Guerra, è poi diventata sotto-sezione del Cai Verona nel 1946 ed infine sezione cittadina, il primo gennaio del 2007.  Il 5 maggio 1923, un sabato, risale il primo documento scritto che attesta la nascita del Gruppo Alpino Cesare Battisti. Siamo a Verona, in un’osteria, oggi scomparsa, dello storico quartiere popolare di Veronetta. Qui si riuniscono i sei soci fondatori, operai e impiegati – alle spalle il dramma della Grande Guerra appena conclusa – uniti dal desiderio di tornare in montagna per viverla nel tempo libero, in pace, in semplicità e in compagnia, traendo piacere dalla fatica.
Qual è la mission dell’associazione?  
Siamo una sezione del Club Alpino Italiano e condividiamo la mission del Cai nazionale: frequentare la montagna nel tempo libero, in compagnia ed in sicurezza e, nello stesso tempo, imparare a conoscere e tutelare questo splendido e fragile ambiente naturale. Ci rivolgiamo a tutte le fasce d’età, dai piccoli, che accompagniamo in montagna insieme ai loro genitori, fino ai “super seniores”. E offriamo proposte di attività in montagna alquanto diversificate: non solo escursionismo e alpinismo, ma anche scialpinismo, arrampicata, mountain bike, trek.  (st)

Educazione ambientale per la scuola

Il progetto Energy (una giornata nel parco) con le superiori del Liceo Copernico

Su quale territorio operate? 
La nostra sezione ha la sua sede nel quartiere di Borgo Santa Croce, nella zona est della città, ma le proposte di attività in montagna sono rivolte a tutti gli appassionati, in qualsiasi luogo risiedano. Le nostre escursioni sono frequentate da molti soci, anche di altre sezioni. Insieme abbiamo esplorato un po’ tutto l’arco alpino, e anche le montagne extra europee, anche se, dopo l’esperienza della pandemia, ci siamo rivolti più che in passato alle nostre montagne “di casa”, per evitare lunghi viaggi.
Avete in cantiere progetti di cui vorreste parlare in particolare? 
Sicuramente vogliamo in futuro impegnarci sempre di più nella conoscenza e tutela dell’ambiente montano. Attualmente abbiamo in corso il Progetto di educazione ambientale Energy – Una giornata nel Parco – sostenuto dal Cai Centrale e rivolto a classi di scuola superiore. La nostra collaborazione è con gli studenti del Liceo Copernico di Verona. Ma molte sono le iniziative di attenzione all’ambiente.
Mi racconti una “storia virtuosa” sorta grazie al contributo della vostra realtà? 
Una bella realtà che abbiamo avviato ormai sette anni fa e che si sta sviluppando molto positivamente è la promozione della montagna tra i giovani. Abbiamo creato il Gruppo Giovani Battistini, composto di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni, che si auto-organizzano e che gestiscono ormai in autonomia le proprie escursioni. Si tratta di un gruppo molto attivo e accogliente, nell’ambito del quale si sviluppano amicizie e buone relazioni. Sempre con il piacere di andar per montagne.
Di che tipo di supporto avete maggiore bisogno? 
Abbiamo bisogno del volontariato attivo. Quello che veramente ci può aiutare è la generosità dei soci e delle socie che si mettono a disposizione della sezione per aiutare e collaborare.
Cosa vi augurate dal futuro per la vostra realtà?  
Ci auguriamo di avvicinare sempre più persone ad una frequentazione consapevole della montagna, che garantisca la sicurezza delle persone e il rispetto dell’ambiente. La montagna è uno degli ambienti naturali che per primi risentono della crisi climatica. Chi percorre i suoi sentieri si rende immediatamente conto dei profondi cambiamenti che la stanno investendo. L’augurio è che i frequentatori si facciano sempre più attenti a tali trasformazioni e sensibili alla difesa dell’ambiente montano, così bello e prezioso.
Stefania Tessari
(puntata numero 17)