Il continuo cambiamento delle attività svolte dal mondo delle associazioni di volontariato che operano per assicurare i servizi alle persone che versano nelle difficoltà più varie, ha imposto la necessità di ricercare nuovi modelli di gestione che assicurino continuità ai servizi forniti e nello stesso tempo siano in grado di salvaguardare i valori del mondo del volontariato. Su queste motivazioni, in continuità con la trentennale storia della Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitari, ha preso vita la Fondazione Fevoss Santa Toscana, poresentata al Polo Confortini dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Erano presenti all’evento, il sindaco di Verona Federico Sboarina, l’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Francesco Cobello, il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi e il direttore del Museo Diocesano Don Maurizio Viviani, Parroco di San Fermo, insieme ad associazioni di volontariato, le istituzioni e gli enti del terzo settore. Nata lo scorso 11 febbraio con firma dell’atto costitutivo, la Fondazione Fevoss Santa Toscana trova le sue origini nell’esperienza trentennale della Fevoss, la Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario fondata nel 1987 dal cuore popolare veronese in contrasto all’emarginazione e in risposta alle necessità delle persone bisognose per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e socio sanitaria, compreso il trasporto verso i luoghi di cura e studio di giovani e anziani non autosufficienti. La Fondazione, il cui nome richiama quello della Santa patrona della Fevoss e il cui agire si ispira alla concezione evangelica delle Opere di misericordia, è lo strumento giuridico scelto a garanzia della continuità delle azioni svolte dai volontari: permette di salvaguardare il patrimonio ideale costruito in trent’anni di attività per tramandarlo alle generazioni future e offrire qualificati servizi sostenuti da professionisti. Nell’occasione è stata presentata l’opera artistica dello scultore Walter Pancheri di Ortisei assunta come simbolo della neonata Fondazione Fevoss.