Nacque a Venezia da Luigi e da Elisa Fortes il 18 maggio 1839. A Venezia si iscrisse all’Accademia di belle arti dal 1853, e ottenne ben presto premi e riconoscimenti. Già agli inizi degli anni Sessanta iniziò la sua duplice attività d’insegnamento ed espositiva. Nel 1862 venne nominato professore provvisorio all’insegnamento degli elementi di figura, statuaria e anatomia proprio all’Accademia di Venezia, dove espose nel 1863. Nel 1865 alla Società veneta promotrice di belle arti presentò il dipinto “Mezza figura di donna”(Società promotrice di belle arti, spessa nota anche come Promotrice o Società, è una associazione senza scopo di lucro, dedicata alla promozione dell’arte nella città in cui opera). Dal catalogo della Promotrice di apprende che a quella data abitava in località Ss. Gervasio e Protasio sulle Zattere. Ancora alla Promotrice veneziana, l’anno successivo espose “Bagnante”, che nel 1868 gli acquistò l’acquerello “Prima delle nozze”, per inserirlo nell’album da regalare ai reali Umberto e Margherita di Savoia in occasione del loro matrimonio. Nel 1870 spostò l’abitazione a S. Maria Gloriosa dei Frari. Nominato professore aggiunto per il disegno della figura all’Accademia veneziana, seppe trasmettere agli allievi il gusto per la scena briosa e d’effetto, caratterizzata dalla presenza velata dell’equivoco, tipico della scena di genere. In quegli anni realizzò dipinti di genere come un interno di atelier dove il pittore contempla una sua opera sul cavalletto e viene ironicamente incoronato dalle sue modelle. Nel 1871 alla Società di belle arti di Verona presentò quattro dipinti. Il 1873 fu cruciale per Nani, non solo perché per la prima volta espose in una mostra internazionale, presentando “Lo studio di un pittore” all’Esposizione universale di Vienna, ma anche e soprattutto perché segnò per lui una svolta dal punto di vista sia artistico sia didattico: vinse infatti il concorso bandito dalla Fondazione Querini Stampalia, del valore di ben 10.000 lire, e quello per professore di pittura dell’Accademia di belle arti Giambettino Cignaroli e Scuola Brenzoni di Verona. Si trasferì Verona, insegnando per 25 anni e avendo allievi di grande qualità come Angelo Dall’Oca Bianca e Alessandro Milesi. Nella Galleria d’arte moderna di Verona sono conservate due sue opere: Il ciabattino (1884) e La modella (1886). Nel 1874 alla Promotrice genovese espose due dipinti tra cui “La sorpresa”, probabilmente la prima versione di un soggetto molto fortunato raffigurante due uomini che sorprendono dalla porta semiaperta le modelle in atto di svestirsi in un atelier. Nel 1876 presentò alla Promotrice di Torino per 5000 lire La “posa”: una modella seminuda che attira con un bastoncino l’attenzione di un pappagallo sotto lo sguardo vigile del pittore. Negli anni successivi furono molte le opere a cui si dedicò e che vennero esposte in diverse città italiane ed europee. Tra queste Nel 1878 partecipò alla Esposizione di belle arti di Milano con “Discussione di un articolo” e fu presente a quasi tutte le mostre tenutesi nel 1880: al Circolo artistico veneziano e alla Promotrice di Genova, all’Esposizione solenne di Firenze con il quadro “Un giocoliere” proposto al prezzo di 6000 lire ed esposto anche all’Esposizione nazionale di belle arti di Torino insieme a “Madonna con Bambino”. Nel 1881 partecipò all’Esposizione solenne di Firenze e a quella della Società promotrice di belle arti di Genova. All’Esposizione internazionale di Anversa nel 1885 espose anche “Un giudizio”verosimilmente da identificare con l’opera “Giudizio di un intelligente”, avente per soggetto la pronuncia sulla qualità di un buon bicchiere di vino, esposta l’anno seguente a Verona. Del 1889 è una delle sue opere più famose, “In attesa della maestra”, dove allieve di una scuola di sartoria brindano, fumano e si divertono in un momento di assenza della loro insegnante. Nel 1898 partecipò alla prima grande Esposizione d’arte italiana a San Pietroburgo. Muore a Venezia il 29 gennaio 1899.
Tiziano Brusco